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CR: accesso al credito, relatore minoranza Antonaz (5)

31.01.2012
12:24
(ACON) Trieste, 31 gen - MPB - Per il relatore di minoranza Roberto Antonaz (SA-PRC), questo disegno di legge è un provvedimento di cui si sentiva bisogno alla luce del fallimento delle politiche di sostegno allo sviluppo e all'occupazione nel tessuto produttivo regionale, però è anche un'occasione mancata, dato che si muove nel solco della continuità, operando sì una razionalizzazione degli strumenti, ma senza rivedere i criteri e le condizioni di concessione dei crediti e, più in generale, dei contributi. Un provvedimento monco, che ancora una volta mette le imprese tutte sullo stesso piano, senza sindacare l'uso che di queste risorse verrà fatto e i ritorni per la comunità regionale.

Quante volte abbiamo visto chiudere, licenziare, evadere le tasse, inquinare, ignorare la sicurezza sul lavoro, delocalizzare aziende che avevano ricevuto significativi contributi dalla Regione e senza che i finanziamenti venissero revocati o restituiti, rammenta Antonaz che tuttavia sottolinea la validità della previsione dell'obbligo di mantenere la produzione sul territorio regionale per tutta la durata del finanziamento, anche se ben altro dovrebbe essere il cambio di prospettiva.

Se il mercato, nella sua attività, produce danni alla comunità regionale, la Regione deve individuare regole che lo impediscano, o almeno lo attenuino - insiste il relatore. Per essere all'altezza della situazione drammatica che stiamo vivendo, andrebbe introdotto l'istituto del "contratto di responsabilità sociale" da stipulare all'atto di concessione del contributo o dell'agevolazione tra Regione e impresa, nel quale il trasferimento di risorse avviene solo allorché l'Azienda si impegna a usare il denaro della collettività nell'interesse della collettività stessa. Un contratto che dovrebbe prevedere, oltre che una situazione regolare nel pagamento delle tasse, un piano industriale e di sviluppo dell'impresa e contenere oltre l'impegno a non delocalizzare, anche a non licenziare, ad assumere con contratti stabili, a rispettare le leggi sulla sicurezza, a non inquinare.

Un cambio di prospettiva netto e ineludibile se si vuole davvero mettere al centro dello sviluppo economico regionale gli interessi dei nostri cittadini, che poi - conclude Antonaz - è l'unica strada seria per uscire dalla crisi.

L'Aula ha, quindi, avviato la discussione generale con gli interventi dei consiglieri.

(segue)