CR: accesso al credito, relatore minoranza Antonaz (5)
(ACON) Trieste, 31 gen - MPB - Per il relatore di minoranza
Roberto Antonaz (SA-PRC), questo disegno di legge è un
provvedimento di cui si sentiva bisogno alla luce del fallimento
delle politiche di sostegno allo sviluppo e all'occupazione nel
tessuto produttivo regionale, però è anche un'occasione mancata,
dato che si muove nel solco della continuità, operando sì una
razionalizzazione degli strumenti, ma senza rivedere i criteri e
le condizioni di concessione dei crediti e, più in generale, dei
contributi. Un provvedimento monco, che ancora una volta mette le
imprese tutte sullo stesso piano, senza sindacare l'uso che di
queste risorse verrà fatto e i ritorni per la comunità regionale.
Quante volte abbiamo visto chiudere, licenziare, evadere le
tasse, inquinare, ignorare la sicurezza sul lavoro, delocalizzare
aziende che avevano ricevuto significativi contributi dalla
Regione e senza che i finanziamenti venissero revocati o
restituiti, rammenta Antonaz che tuttavia sottolinea la validità
della previsione dell'obbligo di mantenere la produzione sul
territorio regionale per tutta la durata del finanziamento, anche
se ben altro dovrebbe essere il cambio di prospettiva.
Se il mercato, nella sua attività, produce danni alla comunità
regionale, la Regione deve individuare regole che lo impediscano,
o almeno lo attenuino - insiste il relatore. Per essere
all'altezza della situazione drammatica che stiamo vivendo,
andrebbe introdotto l'istituto del "contratto di responsabilità
sociale" da stipulare all'atto di concessione del contributo o
dell'agevolazione tra Regione e impresa, nel quale il
trasferimento di risorse avviene solo allorché l'Azienda si
impegna a usare il denaro della collettività nell'interesse della
collettività stessa. Un contratto che dovrebbe prevedere, oltre
che una situazione regolare nel pagamento delle tasse, un piano
industriale e di sviluppo dell'impresa e contenere oltre
l'impegno a non delocalizzare, anche a non licenziare, ad
assumere con contratti stabili, a rispettare le leggi sulla
sicurezza, a non inquinare.
Un cambio di prospettiva netto e ineludibile se si vuole davvero
mettere al centro dello sviluppo economico regionale gli
interessi dei nostri cittadini, che poi - conclude Antonaz - è
l'unica strada seria per uscire dalla crisi.
L'Aula ha, quindi, avviato la discussione generale con gli
interventi dei consiglieri.
(segue)