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VI Comm: Comitato ristretto per tre progetti legge no profit

31.01.2012
15:20
(ACON) Trieste, 31 gen - MPB - Tre nuovi progetti legislativi portati all'attenzione della VI Commissione - presieduta da Piero Camber (Pdl), presente l'assessore Roberto Molinaro - riguardanti il settore del volontariato saranno affidati a un Comitato ristretto che già per il 9 febbraio prossimo ha fissato il primo incontro di lavoro per arrivare a un testo di sintesi: uno - proposto dai consiglieri del Pdl Cargnelutti, Marin, Novelli, Santin e Tononi, assieme allo stesso Camber primo firmatario che lo ha illustrato - ha come scopo il riordino delle norme regionali in materia di Terzo settore; l'altro, illustrato dall'assessore Roberto Molinaro, è un disegno della Giunta per disciplinare in un testo organico i rapporti delle istituzioni pubbliche con le organizzazioni di volontariato e con le associazioni di promozione sociale, per realizzare un migliore coordinamento degli interventi di solidarietà sociale previsti dall'articolo 2 della Costituzione; analogo fine per la proposta di legge sottoscritta dai consiglieri dei Gruppi consiliari di opposizione (Partito Democratico, Italia dei Valori, Cittadini, Sinistra Arcobaleno) primo firmatario Paolo Menis del PD e illustrata dal collega di Gruppo Franco Codega: punta a promuovere l'attività delle organizzazioni e delle reti di volontariato, disciplinando i loro rapporti con la Regione e le altre istituzioni pubbliche, prevedendo l'istituzione e la tenuta del registro generale del volontariato organizzato.

Obiettivi paralleli per affrontare il complesso mondo del no profit in cui figurano numerose tipologie di enti; dai provvedimenti però non vengono toccate le attività di volontariato inerenti cooperazione sociale, cooperazione internazionale allo sviluppo, protezione civile e servizio civile nazionale, disciplinate da apposite leggi.

Stando a dati aggiornati al 2007, le organizzazioni di volontariato registrate - ovvero quelle presenti nel registro regionale, oppure iscritte al CSV, oppure presenti nell'elenco del 5 per mille o, ancora, conosciute perché collaboravano all'attuazione dei piani di zona - erano 1228, di cui 846 iscritte al registro regionale del volontariato; 110 le associazioni di promozione sociale; 5876 le associazioni censite dall'osservatorio, in tutti i comuni della regione: Quindi, 4648 associazioni non risultavano registrate nell'ambito del volontariato. Da ciò, in pratica, risulterebbe che per ogni associazione riconosciuta altre 4 restano fuori dai normali canali di finanziamento - fanno notare i proponenti del Pdl, sostenendo la necessità di mettere ordine in questo ambito.

La proposta di legge del Pdl si compone di 40 articoli e tratta di organizzazioni di volontariato, promozione, riconoscimento e sviluppo dell'associazionismo, società di mutuo soccorso e associazionismo familiare, oltre a norme comuni inerenti l'osservatorio, la conferenza regionale dell'associazionismo e le strutture per le attività sociali.

Fra le novità della proposta di legge ve ne sono di carattere fiscale (inerenti 5 per mille, modello EAS e Agenzia Terzo settore), ma anche quella di costruire un quadro di riferimento normativo teso a riconoscere il ruolo fondamentale svolto dalle realtà no profit nella costruzione della coesione sociale; e poi, realizzare un sistema che consenta a tutte le realtà no profit di sentirsi sostenute dalla Regione e dagli Enti territoriali; creare un Fondo di rotazione per il sostegno economico e uno strumento di offerta formativa, che consenta alle Associazioni di proporre e attuare momenti anche di alta formazione per dirigenti e operatori del no profit (scuola del no profit).

Il ddl della Giunta regionale, dopo la prima e parziale riforma della legge 12 del 1995 avvenuta con la Finanziaria 2009 che ha rivisto i criteri di assegnazione dei contributi regionali a favore delle organizzazioni di volontariato, riunisce le materie del volontariato e della promozione sociale con l'obiettivo di un più efficace coordinamento degli interventi regionali.

Quanto ai contenuti dei 33 articoli che costituiscono il ddl, per la parte relativa al volontariato, le novità rispetto al testo attualmente vigente sono: l'affermazione del principio di sussidiarietà quale forma partecipata e condivisa di gestione del volontariato; la validità dell'iscrizione al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato per 3 anni, soggetta a conferma su richiesta dell'organizzazione di volontariato qualora permangano i requisiti di iscrizione; l'attribuzione al Comitato regionale del volontariato della funzione di organo rappresentativo delle organizzazioni di volontariato nei rapporti con istituzioni, enti e organismi; l'istituzione del Fondo regionale per il volontariato; l'istituzione dei Tavoli di rete cui possono partecipare le organizzazioni di volontariato, per favorire progetti congiunti nei settori di interesse del volontariato; la promozione del volontariato internazionale e di iniziative di collaborazione tra soggetti omologhi appartenenti a Stati diversi; la funzione di raccordo della Regione tra il Comitato regionale del volontariato, il Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato e i Centri di servizio per il volontariato.

Per quanto riguarda le associazioni di promozione sociale, non essendo vigente un'organica disciplina legislativa regionale l'articolato interessa l'intero settore, con l'unica esclusione della parte degli incentivi. Così, analogamente al volontariato, viene istituito un Comitato regionale e la Conferenza regionale delle associazioni di promozione sociale e il Fondo regionale per la promozione sociale con lo scopo di finanziare le iniziative progettuali delle associazioni. Fra le disposizioni comuni, l'istituzione dell'Osservatorio regionale dell'associazionismo in cui siedono rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e della promozione sociale.

Registro generale del volontariato organizzato, Fondo del Volontariato, Centri di servizio al volontariato e alla promozione sociale, Osservatorio regionale, Assemblea delle associazioni a livello di ambito, come momento di verifica, e poi un unico Comitato regionale, formazione dei volontari, collaborazioni attraverso convenzioni, sono gli elementi presenti nella proposta delle opposizioni (32 articoli in tutto) che pone l'accento anche sull'importanza e la funzione delle reti di volontariato.

Del comitato ristretto fanno parte i primi firmatari Camber e Menis, con l'assessore Molinario e i consiglieri Sasco (UDC), Colussi (Cittadini), Antonaz (SA-PRC) e Narduzzi (LN).

In precedenza la Commissione aveva votato all'unanimità l'adesione alla risoluzione del Panathlon sui principi dell'etica nello sport giovanile, che ora sarà trasmessa alla Giunta.

(immagini tv)