VI Comm: Comitato ristretto per tre progetti legge no profit
(ACON) Trieste, 31 gen - MPB - Tre nuovi progetti legislativi
portati all'attenzione della VI Commissione - presieduta da Piero
Camber (Pdl), presente l'assessore Roberto Molinaro - riguardanti
il settore del volontariato saranno affidati a un Comitato
ristretto che già per il 9 febbraio prossimo ha fissato il primo
incontro di lavoro per arrivare a un testo di sintesi: uno -
proposto dai consiglieri del Pdl Cargnelutti, Marin, Novelli,
Santin e Tononi, assieme allo stesso Camber primo firmatario che
lo ha illustrato - ha come scopo il riordino delle norme
regionali in materia di Terzo settore; l'altro, illustrato
dall'assessore Roberto Molinaro, è un disegno della Giunta per
disciplinare in un testo organico i rapporti delle istituzioni
pubbliche con le organizzazioni di volontariato e con le
associazioni di promozione sociale, per realizzare un migliore
coordinamento degli interventi di solidarietà sociale previsti
dall'articolo 2 della Costituzione; analogo fine per la proposta
di legge sottoscritta dai consiglieri dei Gruppi consiliari di
opposizione (Partito Democratico, Italia dei Valori, Cittadini,
Sinistra Arcobaleno) primo firmatario Paolo Menis del PD e
illustrata dal collega di Gruppo Franco Codega: punta a
promuovere l'attività delle organizzazioni e delle reti di
volontariato, disciplinando i loro rapporti con la Regione e le
altre istituzioni pubbliche, prevedendo l'istituzione e la tenuta
del registro generale del volontariato organizzato.
Obiettivi paralleli per affrontare il complesso mondo del no
profit in cui figurano numerose tipologie di enti; dai
provvedimenti però non vengono toccate le attività di
volontariato inerenti cooperazione sociale, cooperazione
internazionale allo sviluppo, protezione civile e servizio civile
nazionale, disciplinate da apposite leggi.
Stando a dati aggiornati al 2007, le organizzazioni di
volontariato registrate - ovvero quelle presenti nel registro
regionale, oppure iscritte al CSV, oppure presenti nell'elenco
del 5 per mille o, ancora, conosciute perché collaboravano
all'attuazione dei piani di zona - erano 1228, di cui 846
iscritte al registro regionale del volontariato; 110 le
associazioni di promozione sociale; 5876 le associazioni censite
dall'osservatorio, in tutti i comuni della regione: Quindi, 4648
associazioni non risultavano registrate nell'ambito del
volontariato. Da ciò, in pratica, risulterebbe che per ogni
associazione riconosciuta altre 4 restano fuori dai normali
canali di finanziamento - fanno notare i proponenti del Pdl,
sostenendo la necessità di mettere ordine in questo ambito.
La proposta di legge del Pdl si compone di 40 articoli e tratta
di organizzazioni di volontariato, promozione, riconoscimento e
sviluppo dell'associazionismo, società di mutuo soccorso e
associazionismo familiare, oltre a norme comuni inerenti
l'osservatorio, la conferenza regionale dell'associazionismo e le
strutture per le attività sociali.
Fra le novità della proposta di legge ve ne sono di carattere
fiscale (inerenti 5 per mille, modello EAS e Agenzia Terzo
settore), ma anche quella di costruire un quadro di riferimento
normativo teso a riconoscere il ruolo fondamentale svolto dalle
realtà no profit nella costruzione della coesione sociale; e poi,
realizzare un sistema che consenta a tutte le realtà no profit di
sentirsi sostenute dalla Regione e dagli Enti territoriali;
creare un Fondo di rotazione per il sostegno economico e uno
strumento di offerta formativa, che consenta alle Associazioni di
proporre e attuare momenti anche di alta formazione per dirigenti
e operatori del no profit (scuola del no profit).
Il ddl della Giunta regionale, dopo la prima e parziale riforma
della legge 12 del 1995 avvenuta con la Finanziaria 2009 che ha
rivisto i criteri di assegnazione dei contributi regionali a
favore delle organizzazioni di volontariato, riunisce le materie
del volontariato e della promozione sociale con l'obiettivo di un
più efficace coordinamento degli interventi regionali.
Quanto ai contenuti dei 33 articoli che costituiscono il ddl,
per la parte relativa al volontariato, le novità rispetto al
testo attualmente vigente sono: l'affermazione del principio di
sussidiarietà quale forma partecipata e condivisa di gestione del
volontariato; la validità dell'iscrizione al Registro regionale
delle organizzazioni di volontariato per 3 anni, soggetta a
conferma su richiesta dell'organizzazione di volontariato qualora
permangano i requisiti di
iscrizione; l'attribuzione al Comitato regionale del volontariato
della funzione di organo rappresentativo
delle organizzazioni di volontariato nei rapporti con
istituzioni, enti e organismi; l'istituzione del Fondo regionale
per il volontariato; l'istituzione dei Tavoli di rete cui possono
partecipare le organizzazioni di volontariato, per favorire
progetti congiunti nei settori di interesse del volontariato; la
promozione del volontariato
internazionale e di iniziative di collaborazione tra soggetti
omologhi appartenenti a Stati diversi; la funzione di raccordo
della Regione tra il Comitato regionale del volontariato, il
Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato e i
Centri di servizio per il volontariato.
Per quanto riguarda le associazioni di promozione sociale, non
essendo vigente un'organica disciplina legislativa regionale
l'articolato interessa l'intero settore, con l'unica esclusione
della parte degli incentivi. Così, analogamente al volontariato,
viene istituito un Comitato regionale e la Conferenza regionale
delle associazioni di promozione sociale e il Fondo regionale per
la promozione sociale con lo scopo di finanziare le iniziative
progettuali delle associazioni. Fra le disposizioni comuni,
l'istituzione dell'Osservatorio regionale dell'associazionismo in
cui siedono rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e
della promozione sociale.
Registro generale del volontariato organizzato, Fondo del
Volontariato, Centri di servizio al volontariato e alla
promozione sociale, Osservatorio regionale, Assemblea delle
associazioni a livello di ambito, come momento di verifica, e poi
un unico Comitato regionale, formazione dei volontari,
collaborazioni attraverso convenzioni, sono gli elementi presenti
nella proposta delle opposizioni (32 articoli in tutto) che pone
l'accento anche sull'importanza e la funzione delle reti di
volontariato.
Del comitato ristretto fanno parte i primi firmatari Camber e
Menis, con l'assessore Molinario e i consiglieri Sasco (UDC),
Colussi (Cittadini), Antonaz (SA-PRC) e Narduzzi (LN).
In precedenza la Commissione aveva votato all'unanimità
l'adesione alla risoluzione del Panathlon sui principi dell'etica
nello sport giovanile, che ora sarà trasmessa alla Giunta.
(immagini tv)