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Pres. Franz in audizione al Senato su riduzione consiglieri

31.01.2012
15:25
(ACON) Trieste, 31 gen - AB - Maurizio Franz, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, è stato sentito a Roma in audizione dalla I Commissione - Affari costituzionali - del Senato in merito alla proposta di legge, approvata lo scorso 23 novembre dall'Aula, sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali.

Con questa proposta - ha esordito Franz - il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha voluto esercitare la funzione propositiva che lo Statuto speciale gli assegna nell'ambito del procedimento di revisione statutaria su un tema, quello del corretto dimensionamento delle Assemblee legislative, che presenta rilevanti implicazioni politico- istituzionali, ancor prima che economico-finanziarie certo da non sottovalutare in tempi di crisi.

Vi è la necessità di garantire la piena funzionalità dell'Assemblea, tenuto conto che con la specialità si esercitano ampie competenze legislative e amministrative, ma anche un'adeguata rappresentanza democratica di tutte le diverse componenti territoriali, etniche e linguistiche di una realtà complessa e articolata come il Friuli Venezia Giulia, caratterizzata in particolare dalla presenza di significative minoranze.

Tra i temi che qualificano in modo peculiare l'azione della nostra Regione e di cui occorre tener conto nello stabilire il giusto dimensionamento dell'Assemblea, Franz ha evidenziato il governo dell'economia, l'organizzazione e l'erogazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali gestiti da molti anni in completa autonomia finanziaria, i rapporti internazionali e la cooperazione transfrontaliera in ragione della sua collocazione geopolitica, la tutela delle minoranze linguistiche slovena, tedesca e friulana, la materia delle Autonomie locali, le particolari competenze in materia di fiscalità di sviluppo.

Una riduzione troppo spinta del numero di consiglieri rischia di indebolire il ruolo legislativo, di indirizzo e di controllo dell'Assemblea, che deve necessariamente articolarsi al suo interno in Commissioni permanenti in grado di occuparsi con la dovuta competenza dell'intero spettro di materie di spettanza regionale.

Il punto di equilibrio tra queste diverse esigenze - ha sottolineato il presidente Franz - è stato individuato, dopo un dibattito molto approfondito in Consiglio, nella modifica del rapporto eletto/popolazione, fissato dall'art. 13 dello statuto in un consigliere ogni 20.000 abitanti, portandolo a un consigliere ogni 25.000 abitanti, con una riduzione quindi di circa il 20% della dimensione dell'Assemblea. In seno al Consiglio regionale è prevalsa l'opzione favorevole al criterio demografico, mantenendo inalterata la scelta assunta dai Padri dello Statuto. Tale criterio non ha prodotto nel tempo oscillazioni significative nel numero di consiglieri regionali, data la sostanziale stabilità demografica di questa regione.

Ed è stato preferito un criterio che consenta di adeguare tempestivamente ai mutamenti demografici la composizione dell'Assemblea, non facendo più riferimento per la determinazione della popolazione residente ai dati ufficiali dell'ultimo censimento, bensì ai dati desunti dall'ultima rilevazione ufficiale ISTAT antecedente il decreto di convocazione dei comizi elettorali. Un dato aggiornato annualmente e non ogni 10 anni, che riveste comunque i caratteri dell'ufficialità e incontrovertibilità, che oggi determinerebbe un'Assemblea composta da 49 consiglieri regionali.

Il presidente Franz ha messo in evidenza come la proposta di legge del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia non si discosti quindi dalle altre proposte di iniziativa parlamentare se non per il criterio di determinazione del numero dei seggi, e ha auspicato che il percorso parlamentare possa consentire alla normativa di trovare applicazione con la prossima legislatura.

La Commissione presieduta dal senatore Carlo Vizzini ha infatti all'attenzione tre provvedimenti sullo stesso tema: oltre alla proposta di legge del Friuli Venezia Giulia, vi è una proposta di legge a firma dei senatori del PD Carlo Pegorer, Flavio Pertoldi e Tamara Blazina, eletti in Friuli Venezia Giulia, che indica un numero fisso di consiglieri regionali e ne prevede 48, e un'altra, anch'essa tutta del PD dei senatori Antonello Cabras, Francesco Sanna, Gian Piero Scanu, Enzo Bianco e degli stessi Pegorer e Blazina, che modifica la composizione di tutti i Consigli regionali delle Regioni a statuto speciale, riducendo il numero degli eletti, che per il Friuli Venezia Giulia significa ancora una volta la previsione di 48 consiglieri. Relatori sui tre provvedimenti sono il senatore Ferruccio Saro (Pdl) per la maggioranza e il senatore Francesco Sanna (PD) per l'opposizione.