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PD Brussa, rete distributiva carburanti e sconto regionale

01.02.2012
12:09
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - Trovo singolare che il vicepresidente della Giunta Ciriani annunci un prossimo disegno di legge che veda affidare ai Comuni il compito di rendere più moderni e alleggerire i troppo numerosi impianti di distribuzione dei carburanti, e che il collega Valenti ne rimarchi la necessità.

È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, che mette in evidenza che non solo esiste già una legge, la 14/2008, con la quale si è intervenuti affidando ai Comuni la verifica di compatibilità urbanistica e ambientale degli impianti per i quali, una volta scattato l'ordine di dismissione, vengono attivati benefici economici per la proprietà e per i gestori. Ed è proprio l'assessore competente in materia di energia (quindi Ciriani) che, una volta verificato che il Comune risulti inadempiente, deve nominare un funzionario regionale in via sostitutiva.

È davvero anacronistico - afferma l'esponente PD - che Ciriani e Valenti si lamentino che in alcune province, ad esempio Gorizia, ci siano troppi distributori, quando sanno benissimo che proprio il Comune capoluogo è il più inadempiente su questo fronte.

Non vorrei - si chiede Brussa - che non si sia intervenuti lì, come in altri comuni, solo perché l'Amministrazione comunale è governata da un sindaco di centrodestra ma, anche se non fosse questa la causa, comunque la Regione risulta inadempiente.

Utile, anche se tardiva, appare a giudizio dell'esponente del PD la decisione della Giunta di prevedere un aumento dello sconto da praticare sul costo del carburante. Sono mesi che con appelli e interpellanze chiedo inutilmente che la Regione applichi, pur in via temporanea come per altro previsto dalla legge, il massimo dello sconto che, va ricordato, potrebbe addirittura arrivare a 47 centesimi il litro per la benzina e 40 per il gasoli".

Cifre che renderebbero il costo di benzina e gasolio, in Friuli Venezia Giulia, addirittura inferiore a quello oggi praticato in Slovenia. Non averlo fatto, per Brussa è stato doppiamente colpevole: primo, perché non si è data al nostro automobilista la consapevolezza che la nuova Legge regionale poteva davvero andare incontro alle sue esigenze economiche; secondo, perché l'esodo in Slovenia coinvolge l'acquisto anche di altri generi, sigarette in primis. Ciò significa - conclude l'esponente PD - aver perso oggi e per il futuro decine di milioni di euro di mancate entrate a favore dello Stato e, conseguentemente, date le compartecipazioni previste, anche per le casse della nostra Regione.