PD: Della Mea, giudice di pace e altri servizi in montagna
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - La Giunta regionale, in
risposta a una sollecitazione del consigliere PD Sandro Della Mea
che aveva chiesto che cosa si stia facendo per evitare il
previsto accorpamento di numerosi uffici dei giudici di pace, ha
dichiarato di voler convocare un tavolo di confronto per
esaminare le strategie possibili sulla base dei criteri e delle
azioni giuridicamente percorribili.
"La Giunta - commenta Della Mea - ha sostanzialmente accolto
quanto avevo suggerito. Anche se sarà difficile contrastare
quanto previsto dalla legge 148/2011, perlomeno ci sarà una forte
mobilitazione in difesa del Tribunale di Tolmezzo".
"Non passa giorno che venga messo a rischio qualche servizio
essenziale alla vita dei territori montani, aumentando
l'emarginazione e quindi lo spopolamento di quei comprensori. Con
l'intervento in favore del mantenimento degli uffici dei giudici
di pace ho comunque inteso richiamare l'attenzione sulla
necessità di muoversi in un'ottica complessiva a difesa di tutta
una serie di servizi destinati a sparire in montagna, a causa di
ristrutturazioni e di motivi economici".
"Attualmente si parla dei giudici di pace, ma in precedenza la
stessa sorte è toccata agli uffici postali e ai plessi
scolastici. È auspicabile - conclude Della Mea - che al tavolo di
lavoro convocato per discutere di giudici di pace si colga
l'occasione per elaborare una strategia complessiva in grado di
porre freno al progressivo depauperamento dei servizi in corso.
Se mancano le condizioni per poter vivere in maniera dignitosa,
inutile stupirsi se la gente che vorrebbe vivere in montagna è
costretta, suo malgrado, ad andare dove si sta meglio".