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PD: Della Mea, giudice di pace e altri servizi in montagna

01.02.2012
14:22
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - La Giunta regionale, in risposta a una sollecitazione del consigliere PD Sandro Della Mea che aveva chiesto che cosa si stia facendo per evitare il previsto accorpamento di numerosi uffici dei giudici di pace, ha dichiarato di voler convocare un tavolo di confronto per esaminare le strategie possibili sulla base dei criteri e delle azioni giuridicamente percorribili.

"La Giunta - commenta Della Mea - ha sostanzialmente accolto quanto avevo suggerito. Anche se sarà difficile contrastare quanto previsto dalla legge 148/2011, perlomeno ci sarà una forte mobilitazione in difesa del Tribunale di Tolmezzo".

"Non passa giorno che venga messo a rischio qualche servizio essenziale alla vita dei territori montani, aumentando l'emarginazione e quindi lo spopolamento di quei comprensori. Con l'intervento in favore del mantenimento degli uffici dei giudici di pace ho comunque inteso richiamare l'attenzione sulla necessità di muoversi in un'ottica complessiva a difesa di tutta una serie di servizi destinati a sparire in montagna, a causa di ristrutturazioni e di motivi economici".

"Attualmente si parla dei giudici di pace, ma in precedenza la stessa sorte è toccata agli uffici postali e ai plessi scolastici. È auspicabile - conclude Della Mea - che al tavolo di lavoro convocato per discutere di giudici di pace si colga l'occasione per elaborare una strategia complessiva in grado di porre freno al progressivo depauperamento dei servizi in corso. Se mancano le condizioni per poter vivere in maniera dignitosa, inutile stupirsi se la gente che vorrebbe vivere in montagna è costretta, suo malgrado, ad andare dove si sta meglio".