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CR: petizione scuola goriziana di Medea (3)

02.02.2012
12:30
(ACON) Trieste, 2 feb - RC - Sostegno della Giunta regionale, approvazione all'unanimità della VI Commissione consiliare, relazione urgente del relatore unico di maggioranza, ovvero del presidente della Commissione stessa, Piero Camber (Pdl), e inserimento nei lavori d'Aula del 30 giugno 2011. È questa la cronistoria della petizione presentata da 1.053 cittadini il 3 maggio dello scorso anno, alla quale era stata riconosciuta una certa urgenza, ma che solo oggi vede la parola fine con la sua trattazione da parte del Consiglio regionale.

La petizione - è ancora Camber a ricordarlo - fu presentata dal sindaco di Medea (GO), Alberto Bergamin, a nome degli oltre mille firmatari. La richiesta era ed è la difesa della scuola primaria a Medea, dopo che l'Istituto comprensivo di Romans d'Isonzo ha comunicato di non poter accogliere le domande di iscrizione alla I classe in quanto presentate da soli 11 alunni quando il numero minimo, previsto dalla riforma Gelmini, è di 15.

Nel documento si parla di federalismo scolastico sul modello di quello sperimentato in Trentino da quasi 20 anni; di contrasto alla dispersione scolastica e rivendicazione di una maggiore autonomia per una Regione fortemente caratterizzata da Comuni piccoli; di decreto del presidente della Repubblica n. 81 del 2009 (norme per la riorganizzazione della rete scolastica) che permette di costituire classi con un numero di alunni inferiore al numero minimo quando, tra l'altro, si tratta di zone abitate da minoranze linguistiche, come sarebbe per il Comune di Medea e la minoranza friulana; di garantire il rispetto dei diritti di tale minoranza, come sancito dalla legge nazionale n. 482 del 1999.

(immagini tv)

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