CR: testo unificato contenimento benzo(a)pirene, i relatori (9)
(ACON) Trieste, 2 feb - MPB - Approda in Aula il progetto di
legge per il contenimento delle emissioni inquinanti da
benzo(a)pirene e, assieme a questo idrocarburo policiclico
aromatico classificato nella più alta categoria di rischio per
l'uomo, anche da arsenico, cadmio e nichel. Esso rappresenta la
sintesi di due distinte proposte presentate una da Pdl e PD, e
l'altra da Rosolen del Gruppo Misto; il testo unificato uscito
dal Comitato ristretto istituito in seno alla III Commissione,
aveva ottenuto voto unanime senza modifiche, ma in occasione
dell'esame da parte del Consiglio regionale sono stati depositati
alcuni emendamenti.
Concordi i tre relatori per l'Aula - Piero Tononi per il Pdl,
Sergio Lupieri per il PD e la stessa Rosolen: nell'area in cui si
rilevi il superamento di valori consentiti della concentrazione
di emissioni inquinanti la Regione, per contrastare efficacemente
i fenomeni di inquinamento sanitario e ambientale e prevenire ed
evitare situazioni di danno per la salute umana, adotti tutte le
necessarie misure di intervento sulle principali sorgenti
emissive. Misure che possono prevedere anche azioni limitative e
sanzionatorie. Nella valutazione si terrà conto della media
annuale per verificare se l'andamento di sforamento è stato
costante nel tempo. Il supporto tecnico scientifico sarà fornito
dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA)
alla quale spetta la scelta dei siti dove posizionare le stazioni
di rilevamento.
La Regione potrà, nei limiti comunitari e statali, riesaminare le
autorizzazioni ambientali integrate; inoltre, gli oneri delle
misure di contenimento delle emissioni saranno a carico di chi le
provoca.
Il benzo(a)pirene è una sostanza genotossica che interferisce con
il processo di replicazione del DNA portanto a mutazioni nocive
nell'organismo e all'insorgenza di neoplasie - ha sottolineato
Tononi ricordando il serio pericolo esistente soprattutto per la
popolazione del rione triestino di Servola.
Per Lupieri, il fatto che la normativa europea fissi come termine
ultimo di applicazione il 31 dicembre 2012, non è motivo per
rinviare a tale data il perseguimento di questo obiettivo. Il
relatore inoltre ha sottolineato che la norma vuole esprimere un
forte indirizzo all'azione di governo del territorio. Un
provvedimento analogo è stato recentemente approvato dalla
Regione Puglia recependo così la grave situazione di inquinamento
di Taranto, in questo molto simile a Trieste.
Rosolen ha infine posto l'accento su aspetti che devono essere
sanati nel lavoro d'Aula, pena l'inapplicabilità della norma per
mancanza di contenuti. Una legge per il governo del territorio
deve avere tre elementi per essere realmente funzionale e utile:
proporsi e realizzare un'azione; l'eventuale applicazione di una
sanzione; la verifica dei risultati derivanti dall'applicazione
della norma stessa. Questa legge, così com'è, rischia di fermarsi
alla sola azione e di non riuscire a declinare efficacemente i
suoi effetti in assenza di specifiche previsioni che determinino
misure sanzionatorie e strumenti di verifica - è stata la
conclusione della relatrice.
(segue)