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UAR: Rosolen, la Regione smetta di patteggiare, porti i risultati

03.02.2012
14:26
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/MPB - "Credo che in questi tre anni e mezzo di Governo Tondo, di patti e tavoli governativi ne abbiamo visti anche troppi".

Dopo l'ennesimo incontro con il vertici del Governo nazionale, Alessia Rosolen, consigliere regionale di Un'Altra Regione, elenca i motivi della sua sfiducia.

"Credo - afferma Rosolen - che gli esiti dell'incontro di ieri, che rinviano all'ennesimo tavolo la definizione di problemi noti e obiettivi, contribuisca a erodere ulteriormente la credibilità del presidente Tondo. Tornare da Roma con la promessa che il Governo si occuperà delle vicende regionali non basta più. Non basta ai benzinai di Trieste e Gorizia, per i quali lo sconto di 6 centesimi è solo una momentanea e mensile boccata d'ossigeno prima che la Slovenia torni a essere concorrenziale sul prezzo dei carburanti. Non basta più per sperare che questa Giunta abbia un'idea più o meno vaga del rilancio e del futuro del sistema regionali.

"E' da mesi - aggiunge Rosolen - che la Giunta ci racconta cosa spetterebbe al Friuli Venezia Giulia, quali diritti ci sono stati tolti, e quali risorse ci spetterebbero, ma non è mai stata in grado di incidere realmente per portare in regione qualcosa di più di qualche altisonante promessa. L'idea ,con tutto il rispetto per i nostri interlocutori, che la Regione debba riavviare da zero l'ennesimo tavolo per capire quante risorse ci debbano essere assegnate è sconfortante perché segna l'ennesimo rinvio sine die di una soluzione concreta e perché dimostra che i presunti grandi risultati ottenuti dall'assessore alle Finanze di questa Regione, in realtà sono tutt'altro che tali.

"Non basta più confezionare foto, strette di mano e incontri buoni per qualche dépliant elettorale o qualche manifesto démodé - evidenzia ancora la consigliera di UAR - perché ci sono intere categorie messe in ginocchio dall'inefficienza e dai ritardi accumulati da questa Giunta. Perché l'aumento del tasso di precarizzazione del mondo del lavoro in regione e l'alto tasso di disagio sociale richiedono risposte che non si è stati capaci di dare, con lavoratori over 40 e 50 che vengono volutamente esclusi da misure di sostegno e giovani a cui si offrono prospettive solo prospettive poco qualificanti.

"Si continua a navigare a vista - prosegue Rosolen - senza comprendere che per questa Regione occorre un provvedimento complessivo che affronti i temi della concorrenza, della competitività e della tutela degli interessi della nostra economia e che gli interventi tampone non servono più né a difendere né tantomeno a rilanciare la crescita del sistema regionale.

"Penso alla superficialità - continua Rosolen - mostrata nei confronti del commercio che diventa emblematica del modo in cui questa Giunta sta operando: mentre le altre regioni si muovevano fin da subito a tutela delle proprie prerogative, qui si perdeva tempo a cantare vittoria per le liberalizzazioni del Governo Monti, salvo poi scegliere di accodarsi alle altre Regioni.

"Serve una Legge speciale - spiega Rosolen - che affronti i nodi delle province di Trieste e Gorizia, che salvaguardi e tuteli lavoratori e operatori di settori penalizzati dall'assenza di un progetto complessivo sul futuro di queste aree. Per non parlare della Ferriera di Servola che è l'indice di disattenzione che questa Giunta, in particolare gli assessori triestini, hanno mostrato di avere verso il capoluogo regionale. Se non fosse stato per la volontà dell'assessore Seganti, il tavolo regionale sulla Ferriera non si sarebbe mai tenuto, considerato che su questo tema sia l'assessorato al Lavoro che quello alla Programmazione sono immobili. Chiediamo con forza da tempo - rivendica Rosolen - un Accordo di programma quadro per la Ferriera di Servola, ma mi rendo conto - rileva la Consigliera di Un'Altra Regione - che forse è una pretesa eccessiva".

Proprio oggi, la consigliera ha presentato una interrogazione al presidente Tondo, per sapere se intenda dare risposte di prospettiva e soluzione definitiva ai tanti problemi sottovalutati in questi anni, che non sono meramente economici ma disegnano un ruolo al confine Orientale in un'Europa da cui Trieste e Gorizia, se non si corre presto ai ripari, verranno irrimediabilmente e definitivamente escluse. "Non so - conclude Rosolen - se questa Giunta abbia ancora margini per intervenire; so di certo però che questa Regione si aspetta risposte che al momento non vedo all'orizzonte".