PD: Moretton chiede a Tondo e Riccardi di chiarire situazione A4
(ACON) Trieste, 6 feb - COM/MPB - Il capogruppo consiliare
regionale del Partito Democratico Gianfranco Moretton, in una
nota, fa riferimento a notizie stampa secondo le quali le banche
avrebbero manifestato l'intenzione di chiedere garanzie
consistenti, per un importo che si aggira sugli 800 milioni di
euro sulle azioni di Autovie Venete, condizione questa per
concedere il finanziamento per l'ammodernamento dell'A4.
"I dubbi che a più riprese avevamo manifestato in merito
all'efficacia dell'operazione in corso - afferma Moretton - ora
aumentano ulteriormente, destando forti preoccupazioni. D'altro
canto - fa notare il capogruppo - se dovesse essere vera la
richiesta delle garanzie, sorge spontaneo chiedersi chi
s'impegnerà a farvi fronte, in considerazione del fatto che
Autovie Venete non è in grado farlo, diventando quindi d'obbligo
l'intervento di Friulia Holding, che a sua volta troverebbe una
prima difficoltà nei confronti degli azionisti bancari che fanno
parte del suo assetto societario.
"Ferma restando la nostra convinzione che l'intervento sulla A4
debba essere necessariamente fatto - prosegue il capogruppo PD -
ancora una volta, da un lato, rileviamo che l'operazione di
finanziamento poteva essere impostata in modo diverso, ovvero
chiedendo l'intervento del Governo nazionale e, dall'altro, che
si manifestano le perplessità rispetto a quella che dovrebbe
essere l'operazione complessiva nel suo insieme.
"Ne consegue che gli interventi programmati - per i quali, tra
l'altro, non esiste un nuovo crono programma rispetto a quello
presentato ancora dal commissario Tondo nel 2008 - non solo
subiranno ulteriori e forti ritardi, ma probabilmente sconteranno
i problemi derivanti dalle difficoltà nel reperire i
finanziamenti.
"Dato che né da parte della struttura né da Autovie Venete (il
cui CdA sarebbe gravemente all'oscuro di tutto) si dice nulla,
nemmeno a fronte delle notizie di stampa, non vorremmo - è la
preoccupazione di Moretton - fosse in realtà in corso
un'operazione che andrebbe a rivedere il piano finanziario,
riportandolo ai valori e alle modalità di azione previsti dal
vecchio piano finanziario elaborato ai tempi della Giunta Illy e
con il presidente di Autovie Venete, l'ormai "Riccardiano" Santuz.
"Ciò significherebbe che, al di là delle tante promesse fatte, si
sarebbero perduti almeno tre anni, durante i quali si è appaltato
un solo lotto della terza corsia, mentre il resto, proprio in
conseguenza dell'incapacità di agire con la necessaria e dovuta
razionalità, è destinato a essere realizzato chissà quando.
"Senza contare - prosegue Moretton - che non ci è dato sapere che
fine abbia fatto il decreto firmato dal Governo Monti, che pare
sia ancora fermo alla Corte dei Conti per la sua obbligatoria
registrazione.
"È chiaro che siamo di fronte a una vicenda che più volte abbiamo
definito confusa, e che ora sta manifestando ulteriori lacune e
preoccupazioni che tendono ad aumentare giorno dopo giorno -
avverte l'esponente del PD che inoltre rammenta:
avevamo chiesto un mese fa che Tondo e Riccardi venissero in
Commissione a illustrarci lo stato delle cose, ma a oggi non si
sono presentati. Questo fa capire le loro difficoltà e il loro
imbarazzo in merito.
Però - conclude il capogruppo del Partito Democratico -
reiteriamo la richiesta, perché siamo assolutamente convinti che
si debba fare chiarezza affinché i cittadini possano sapere come
stanno realmente le cose e quali siano le prospettive.