II Comm: audizioni ass. Seganti e Brandi su aziende e lavoro (2)
(ACON) Trieste, 7 feb - RC - A seguire, all'assessore Brandi il
compito di parlare in II Commissione degli indicatori di crisi
quanto a occupazione, disoccupazione e mobilità dei lavoratori,
stando ai dati del terzo trimestre 2011 in quanto quelli
definitivi si avranno solo ad aprile.
Il 12% del totale delle assunzioni - ha affermato - è di
contratti a tempo determinato e la disoccupazione è del 4,7%. I
paragoni allo stesso periodo del 2010 vedono una ripresa.
Entrando nello specifico, dunque, si vede che l'occupazione
raggiunge le 516.000 unità (64,8% del totale), con un incremento,
rispetto all'anno prima, dell'1,2%, quando si contavano 510.000
unità (63,8%), con le donne che salgono dal 55,6 a 57,5% e gli
uomini dal 71,9 a 72,1%. Però - non ha nascosto l'assessore - è
anche calata la popolazione attiva, perciò il dato non è del
tutto positivo come può sembrare. I disoccupati sono intorno alle
25.000 unità, circa 4.000 in meno, di cui soprattutto donne. La
percentuale passa da 5,4 del 2010 all'attuale 4,7.
Le ore di cassa integrazione sono 21.621.000, contro i quasi 26
milioni dell'anno prima; 16,6 la percentuale di calo. C'è da dire
che è calata molto la cassa integrazione in deroga e altrettanto
l'ordinaria, ma si registra un incremento della cassa
integrazione straordinaria.
Quanto ai settori produttivi, verso i quali sono stati avviati 11
piani contro le crisi regionali (tra cui commerci delle aree di
confine, elettronica, tessile, edilizia, pesca in mare, attività
in montagna, occhialeria) e 4 contro le crisi provinciali
(registrate a Udine e nel Sanvitese per la sedia, e a Gorizia e
Pordenone per l'arredo del legno), quelli che stanno avendo una
ripresa sono: il tessile, l'elettronica, la chimica,
l'autotrasporto; negativi: legno, edilizia e meccanica.
Le iniziative per affrontare la situazione di crisi si rifanno
all'apposita legge regionale del 2009, ovvero sono stati
mantenuti i contratti di solidarietà (si veda Ideal Standard) e
intenzione della Regione è di svilupparli dopo gli 1,2 milioni di
euro previsti nel 2011. Al pari, sono stati mantenuti i lavori
socialmente utili con 3 milioni stanziati sino al 31 luglio 2012,
per un totale di 11,5 milioni e 1.800 persone che hanno usufruito
di questa tipologia di lavoro, e infine i lavori di pubblica
utilità. Più costosi degli altri perché riservati ai disoccupati
senza sostegni e ammortizzatori sociali, dunque a persone
altrimenti difficilmente collocabili, in questi due anni sono
stati formulati per lavoratori over 40, ma anche specificatamente
per i disoccupati più giovani. Si tratta di lavori di durata
massima di 8 mesi a ne hanno approfittato circa 1.500 persone,
per quasi 24 milioni di euro.
Nel 2011, tra lavoro dipendente o lavoro per avvio di nuove
imprese, sono state 5.376 le persone che hanno usufruito dei
percorsi di sostegno della Regione, contro le 3.669 del 2010. Si
tratta di iniziative molto utili - ha riflettuto la Brandi - ecco
perché quest'anno daremo alle Province 13,4 milioni per queste
finalità.
A portare cifre differenti è stato, però, il consigliere del PD
Paolo Pupulin, che ha sostenuto che le aziende che hanno fatto
ricorso alla cassa integrazione straordinara, nel 2011, sono
state 259 e 439 gli stabilimenti, ovvero più del 25% rispetto
all'anno precedente. Ma, dati a parte - è stato il commento alla
fine - si deve riflettere sulla qualità delle assunzioni e delle
cessazioni se si vuole capire la situazione del precariato.
Enio Agnola (Idv) ha, invece, chiesto alla Regione di rivedere il
sistema degli ammortizzatori sociali e di non lasciare il Comune
di Trieste da solo nell'affrontare la questione ambientale per la
Ferriera
(fine)