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II Comm: audizioni ass. Seganti e Brandi su aziende e lavoro (2)

07.02.2012
15:43
(ACON) Trieste, 7 feb - RC - A seguire, all'assessore Brandi il compito di parlare in II Commissione degli indicatori di crisi quanto a occupazione, disoccupazione e mobilità dei lavoratori, stando ai dati del terzo trimestre 2011 in quanto quelli definitivi si avranno solo ad aprile.

Il 12% del totale delle assunzioni - ha affermato - è di contratti a tempo determinato e la disoccupazione è del 4,7%. I paragoni allo stesso periodo del 2010 vedono una ripresa.

Entrando nello specifico, dunque, si vede che l'occupazione raggiunge le 516.000 unità (64,8% del totale), con un incremento, rispetto all'anno prima, dell'1,2%, quando si contavano 510.000 unità (63,8%), con le donne che salgono dal 55,6 a 57,5% e gli uomini dal 71,9 a 72,1%. Però - non ha nascosto l'assessore - è anche calata la popolazione attiva, perciò il dato non è del tutto positivo come può sembrare. I disoccupati sono intorno alle 25.000 unità, circa 4.000 in meno, di cui soprattutto donne. La percentuale passa da 5,4 del 2010 all'attuale 4,7.

Le ore di cassa integrazione sono 21.621.000, contro i quasi 26 milioni dell'anno prima; 16,6 la percentuale di calo. C'è da dire che è calata molto la cassa integrazione in deroga e altrettanto l'ordinaria, ma si registra un incremento della cassa integrazione straordinaria.

Quanto ai settori produttivi, verso i quali sono stati avviati 11 piani contro le crisi regionali (tra cui commerci delle aree di confine, elettronica, tessile, edilizia, pesca in mare, attività in montagna, occhialeria) e 4 contro le crisi provinciali (registrate a Udine e nel Sanvitese per la sedia, e a Gorizia e Pordenone per l'arredo del legno), quelli che stanno avendo una ripresa sono: il tessile, l'elettronica, la chimica, l'autotrasporto; negativi: legno, edilizia e meccanica.

Le iniziative per affrontare la situazione di crisi si rifanno all'apposita legge regionale del 2009, ovvero sono stati mantenuti i contratti di solidarietà (si veda Ideal Standard) e intenzione della Regione è di svilupparli dopo gli 1,2 milioni di euro previsti nel 2011. Al pari, sono stati mantenuti i lavori socialmente utili con 3 milioni stanziati sino al 31 luglio 2012, per un totale di 11,5 milioni e 1.800 persone che hanno usufruito di questa tipologia di lavoro, e infine i lavori di pubblica utilità. Più costosi degli altri perché riservati ai disoccupati senza sostegni e ammortizzatori sociali, dunque a persone altrimenti difficilmente collocabili, in questi due anni sono stati formulati per lavoratori over 40, ma anche specificatamente per i disoccupati più giovani. Si tratta di lavori di durata massima di 8 mesi a ne hanno approfittato circa 1.500 persone, per quasi 24 milioni di euro.

Nel 2011, tra lavoro dipendente o lavoro per avvio di nuove imprese, sono state 5.376 le persone che hanno usufruito dei percorsi di sostegno della Regione, contro le 3.669 del 2010. Si tratta di iniziative molto utili - ha riflettuto la Brandi - ecco perché quest'anno daremo alle Province 13,4 milioni per queste finalità.

A portare cifre differenti è stato, però, il consigliere del PD Paolo Pupulin, che ha sostenuto che le aziende che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione straordinara, nel 2011, sono state 259 e 439 gli stabilimenti, ovvero più del 25% rispetto all'anno precedente. Ma, dati a parte - è stato il commento alla fine - si deve riflettere sulla qualità delle assunzioni e delle cessazioni se si vuole capire la situazione del precariato.

Enio Agnola (Idv) ha, invece, chiesto alla Regione di rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali e di non lasciare il Comune di Trieste da solo nell'affrontare la questione ambientale per la Ferriera

(fine)