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Pdl: Camber, intervento Governo con UE per autotrasporto FVG

08.02.2012
12:25
(ACON) Trieste, 8 feb - COM/MPB - "Sostenere che la crisi sia più forte in una regione o in un settore piuttosto che in un altro potrebbe essere considerato campanilismo o, peggio ancora, corporativismo ma, nel caso dell'autotrasporto del Friuli Venezia Giulia, dati alla mano si può dire che la crisi è più tragica che altrove". È quanto ha dichiarato il consigliere regionale del PdL Piero Camber presentando il Consiglio regionale una mozione riguardante il ricorso alla Commissione europea per misure di tutela dell'autotrasporto del FVG.

"Dal 2004 a oggi le imprese dell'autotrasporto del Friuli Venezia Giulia, secondo uno studio della Camera di commercio di Udine, sono diminuite - evidenzia Camber - del 20,84%, contro una media nazionale del 13,83%, con un picco del 27% nella provincia di Trieste. Le ragioni di tale particolare gravità, acuite come altrove, certo, dal fortissimo caro carburanti, stanno negli effetti della nostra vicinanza con i Paesi neocomunitari. Infatti le imprese vettoriali di tali Paesi (Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Romania) dispongono di condizioni molto più favorevoli nei costi d'esercizio con tasse, costo del lavoro e costo del carburante nettamente inferiori. In ragione di questo, le loro attività di trasporto internazionale e di cabotaggio risultano difficilmente contrastabili sul piano concorrenziale.

"Questi sono dati di fatto evidenti e incontrovertibili" - sostiene Camber motivando la sua mozione e sollecitando la presidenza della Regione a intervenire in difesa del nostro autotrasporto.

"Già il 22 settembre del 2010 - ricorda il consigliere - le principali associazioni dell'autotrasporto (Anita, CNA-Fita. Confartigianato Trasporti, Fai, Fedit-L, Lagacoop Servizi, TrasportoUnito ed Unital) hanno scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, con la quale chiedevano al Governo di intervenire presso la Commissione europea per ottenere la procedura che sospendesse il cabotaggio in FVG (in attesa che si riesca a far qualcosa per il trasporto internazionale su rotaia e sui controlli in base al Protocollo d'Intesa di Trieste del 29 ottobre 2010), così come previsto dall'art. 10 del Regolamento (CE) 1072/2009. Analoga richiesta è stata fatta al Governo con l'Ordine del giorno del 26 ottobre 2011 approvato dal Senato con voto unanime.

"Si tratta quindi - conclude Camber - di sollecitare il nuovo Governo, anche intervenendo in maniera forte, e la mozione ha questa finalità, in quanto si sono realizzate in pieno tutte le circostanze previste dal Regolamento 1072, per cui bisogna metter mano alle misure di tutela dell'autotrasporto di un Paese qualora il mercato nazionale subisca grave perturbazione all'interno di una determinata area geografica".