Pdl: Camber, intervento Governo con UE per autotrasporto FVG
(ACON) Trieste, 8 feb - COM/MPB - "Sostenere che la crisi sia
più forte in una regione o in un settore piuttosto che in un
altro potrebbe essere considerato campanilismo o, peggio ancora,
corporativismo ma, nel caso dell'autotrasporto del Friuli Venezia
Giulia, dati alla mano si può dire che la crisi è più tragica che
altrove". È quanto ha dichiarato il consigliere regionale del PdL
Piero Camber presentando il Consiglio regionale una mozione
riguardante il ricorso alla Commissione europea per misure di
tutela dell'autotrasporto del FVG.
"Dal 2004 a oggi le imprese dell'autotrasporto del Friuli Venezia
Giulia, secondo uno studio della Camera di commercio di Udine,
sono diminuite - evidenzia Camber - del 20,84%, contro una media
nazionale del 13,83%, con un picco del 27% nella provincia di
Trieste. Le ragioni di tale particolare gravità, acuite come
altrove, certo, dal fortissimo caro carburanti, stanno negli
effetti della nostra vicinanza con i Paesi neocomunitari. Infatti
le imprese vettoriali di tali Paesi (Slovenia, Ungheria,
Bulgaria, Romania) dispongono di condizioni molto più favorevoli
nei costi d'esercizio con tasse, costo del lavoro e costo del
carburante nettamente inferiori. In ragione di questo, le loro
attività di trasporto internazionale e di cabotaggio risultano
difficilmente contrastabili sul piano concorrenziale.
"Questi sono dati di fatto evidenti e incontrovertibili" -
sostiene Camber motivando la sua mozione e sollecitando la
presidenza della Regione a intervenire in difesa del nostro
autotrasporto.
"Già il 22 settembre del 2010 - ricorda il consigliere - le
principali associazioni dell'autotrasporto (Anita, CNA-Fita.
Confartigianato Trasporti, Fai, Fedit-L, Lagacoop Servizi,
TrasportoUnito ed Unital) hanno scritto una lettera al ministro
delle Infrastrutture e Trasporti, con la quale chiedevano al
Governo di intervenire presso la Commissione europea per ottenere
la procedura che sospendesse il cabotaggio in FVG (in attesa che
si riesca a far qualcosa per il trasporto internazionale su
rotaia e sui controlli in base al Protocollo d'Intesa di Trieste
del 29 ottobre 2010), così come previsto dall'art. 10 del
Regolamento (CE) 1072/2009. Analoga richiesta è stata fatta al
Governo con l'Ordine del giorno del 26 ottobre 2011 approvato dal
Senato con voto unanime.
"Si tratta quindi - conclude Camber - di sollecitare il nuovo
Governo, anche intervenendo in maniera forte, e la mozione ha
questa finalità, in quanto si sono realizzate in pieno tutte le
circostanze previste dal Regolamento 1072, per cui bisogna metter
mano alle misure di tutela dell'autotrasporto di un Paese qualora
il mercato nazionale subisca grave perturbazione all'interno di
una determinata area geografica".