Pari opportunità su Cassazione e violenza sessuale di branco
(ACON) Trieste, 8 feb - COM/AB - Anche alla luce della recente
sentenza della Corte di Cassazione che, estendendo una pronuncia
della Consulta del 2010, ha rimandato alla discrezionalità del
Giudice la possibilità di applicare misure cautelari alternative
al carcere nei casi di violenze sessuali di "branco", la
Commissione regionale per le pari opportunità del Friuli Venezia
Giulia esprime la più assoluta condanna di questi reati e la
convinzione della necessità di una pena che possa essere
percepita come giusta dalla vittima e che, nel contempo, sia
efficace e rieducativa per il colpevole.
Alla stampa chiede di dare corretto risalto ai casi che purtroppo
coinvolgono le donne per i comportamenti commessi contro di loro
con violenza e disprezzo della dignità delle persone: non i nomi
delle vittime, ma quelli dei violenti vanno messi alla gogna.
Nel contempo invita i giudici a condannare tutte le violenze
contro le donne e di non fermarsi, nel giudizio di accertamento
delle prove, a presunzioni che si avanzano per negare i fatti o
diminuirne la gravità.
Pur esprimendo fiducia nella Magistratura, auspica che vengano
valutati i pro e i contro, richiamando però l'attenzione sul
fatto che bisogna evitare che lo stupro, tanto più quello di
gruppo, possa essere percepito come un reato minore.