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PD: Moretton, azioni Autovie non sono questioni fra privati

10.02.2012
15:08
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/AB - La questione del pegno di tutte le azioni di Autovie Venete per ottenere l'eventuale finanziamento da parte del sistema bancario per la realizzazione della terza corsia non può essere liquidata, come vorrebbe far intendere il presidente Emilio Terpin, con un laconico "ma è normale fare ciò che anche un qualsiasi cittadino fa, quando ottiene il mutuo per costruire la propria casa". Forse Terpin dimentica che le azioni di Autovie non sono questioni fra privati bensì della pubblica amministrazione. Probabilmente Terpin non si è reso conto dell'importanza che riveste Autovie Venete per l'economia della Regione pur essendone il presidente dimostrando, nelle sue considerazioni, di sottovalutare la questione.

Ad affermarlo è Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, che si dice esterrefatto da tale considerazione, perché Terpin non deve dimenticarsi che la società autostradale è prevalentemente patrimonio della Regione FVG e che del capitale sociale vi fanno parte anche la Regione Veneto e altri soggetti privati che sarebbe interessante sapere se sono d'accordo di partecipare a un'operazione così ad alto rischio.

All'assessore Savino voglio ricordare che con l'operazione di Friulia Holding non sono state vendute azioni di Autovie, ma si è proceduto all'aumento di capitale che ha consentito di far affluire nelle casse della finanziaria regionale 150 milioni di euro per il sistema delle nostre imprese. Ciò detto, penso che Terpin sappia che qualora, per una qualsiasi ragione, anche una sola delle clausole contrattuali del finanziamento non fosse osservata, il sistema bancario acquisirebbe tutto il patrimonio azionario di Autovie.

Quindi Terpin e il presidente Tondo sappiano - conclude Moretton - che non stanno trattando di una questione di ordinaria amministrazione, ma stanno decidendo sul più consistente patrimonio che ha la Regione FVG. E' quindi necessario, se non dovuto, che sia il Consiglio regionale a valutare e definire il delicatissimo problema. Perciò, ripeto a Tondo e ai suoi collaboratori che c'è bisogno di un coinvolgimento diretto di tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti di questa Regione.