PD: Moretton, azioni Autovie non sono questioni fra privati
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/AB - La questione del pegno di
tutte le azioni di Autovie Venete per ottenere l'eventuale
finanziamento da parte del sistema bancario per la realizzazione
della terza corsia non può essere liquidata, come vorrebbe far
intendere il presidente Emilio Terpin, con un laconico "ma è
normale fare ciò che anche un qualsiasi cittadino fa, quando
ottiene il mutuo per costruire la propria casa". Forse Terpin
dimentica che le azioni di Autovie non sono questioni fra privati
bensì della pubblica amministrazione. Probabilmente Terpin non si
è reso conto dell'importanza che riveste Autovie Venete per
l'economia della Regione pur essendone il presidente dimostrando,
nelle sue considerazioni, di sottovalutare la questione.
Ad affermarlo è Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio
regionale, che si dice esterrefatto da tale considerazione,
perché Terpin non deve dimenticarsi che la società autostradale è
prevalentemente patrimonio della Regione FVG e che del capitale
sociale vi fanno parte anche la Regione Veneto e altri soggetti
privati che sarebbe interessante sapere se sono d'accordo di
partecipare a un'operazione così ad alto rischio.
All'assessore Savino voglio ricordare che con l'operazione di
Friulia Holding non sono state vendute azioni di Autovie, ma si è
proceduto all'aumento di capitale che ha consentito di far
affluire nelle casse della finanziaria regionale 150 milioni di
euro per il sistema delle nostre imprese. Ciò detto, penso che
Terpin sappia che qualora, per una qualsiasi ragione, anche una
sola delle clausole contrattuali del finanziamento non fosse
osservata, il sistema bancario acquisirebbe tutto il patrimonio
azionario di Autovie.
Quindi Terpin e il presidente Tondo sappiano - conclude Moretton
- che non stanno trattando di una questione di ordinaria
amministrazione, ma stanno decidendo sul più consistente
patrimonio che ha la Regione FVG. E' quindi necessario, se non
dovuto, che sia il Consiglio regionale a valutare e definire il
delicatissimo problema. Perciò, ripeto a Tondo e ai suoi
collaboratori che c'è bisogno di un coinvolgimento diretto di
tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti di questa Regione.