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SA-SEL: ospedale Cividale chiuderà per inerzia amministratori

13.02.2012
15:44
(ACON) Trieste, 13 feb - COM/AB - Il consigliere regionale Stefano Pustetto (SA-SEL), in una nota, commenta le parole del presidente della Regione Renzo Tondo intervenuto, anche nella sua veste di assessore alla sanità, all'inaugurazione della nuova ala della casa di riposo di Cividale, la cui completa ristrutturazione è da poco terminata.

"Tondo, nel suo discorso, ha voluto anche indicare la direzione che intende dare alla politica sanitaria della Regione, dicendo - sottolinea Pustetto - che "la gente deve abituarsi a non avere l'ospedale sotto casa". Questo - rileva l'esponemte di Sinistra Ecologia e Libertà - detto in una cittadina che da anni vede le proprie strutture sanitarie depauperate, ha un significato ben preciso: ciò che resta dell'ospedale verrà chiuso".

"Questo - aggiunge Pustetto - spiega come i 10 milioni di euro, accantonati per la messa in sicurezza dell'ospedale, siano prima diventati 6 e ora anche quei sei sono pronti a essere scippati, tanto che l'Azienda ospedaliero universitaria di Udine attende inutilmente che la Regione si esprima sul progetto di massima presentato da almeno sei mesi".

"Purtroppo l'inerzia del sindaco e della sua maggioranza, peraltro ben rappresentata anche sui banchi del Consiglio regionale, hanno permesso la prosecuzione del saccheggio dei servizi della nostra comunità - prosegue il consigliere. Questa non volontà e incapacità di difendere la propria gente ha permesso, infatti, che la sede centrale dell'INPS programmasse la chiusura della sede di Cividale, mentre il trasferimento del Giudice di Pace è cosa fatta e la sede del Tribunale di Cividale è sempre più ballerina".

"Se poi, analogamente con quanto successo all'ospedale, ci si accorge che realtà limitrofe che servono comunità molto più piccole continuano a esistere grazie alla decisa difesa dei propri amministratori, allora il disagio diventa ancora più grande" fa notare Pustetto ricordando cha "a suo tempo gli ospedali di San Daniele, Gemona, Spilimbergo sono stati salvati dall'azione politica dei rispettivi sindaci o dei rappresentanti regionali, mentre la chiusura del nosocomio di Cividale è stata facilitata dall'inerzia dell'ex sindaco Pascolini" .

"La città, perdendo ogni giorno servizi essenziali - conclude Pustetto - si sta trasformando in un dormitorio che costringerà la gente ad andare a Udine per un qualsiasi ancorché minimo bisogno".