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III Comm: audizione CIPOMO su problemi oncologie regionali

14.02.2012
18:20
(ACON) Trieste, 14 feb - RC - Tutti pazienti uguali, tutti con lo stesso diritto di guarire o almeno di poter vivere il più a lungo possibile grazie alla prescrizione del farmaco più adeguato. E in questa prescrizione l'oncologo non deve essere vincolato dal costo del farmaco, ma solo dalla sua efficacia; a stabilire se troppo oneroso per i bilanci regionali o statali devono essere gli appositi organi istituzionali, non certo il medico. Non è l'oncologo che deve pensare al bene dell'azienda, ma solo del paziente.

È quanto sono venuti a chiedere alla III Commissione consiliare i componenti del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri (CIPOMO) della sezione del Friuli Venezia Giulia, dal suo coordinatore, Gianpiero Fasola Azienda ospedaliero-universitaria Udine, ai componenti Alessandra Guglielmi Azienda ospedaliero-universitaria Trieste, Enrico Vigevani ASS 3 Alto Friuli, Aldo Iop ASS 5 Bassa Friulana, Vincenzo De Pangher ASS 2 Isontina, Salvatore Tumolo Azienda ospedaliera Pordenone, a cui si sono aggiunti Giorgio Mustacchi ASS 1 Triestina e Sergio Frustaci CRO Aviano, che per ragioni statutarie non fanno parte del CIPOMO ma appoggiano l'iniziativa.

Altro punto emerso nella Commissione presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC) è la necessità di adeguare il programma informatico con il quale le oncologie regionali gestiscono quotidianamente i loro pazienti: è uno strumento un tempo apripista a livello nazionale, ma ora non aggiornato dal 2006, poco integrato con i sistemi ospedalieri e crea problemi di funzionalità e di affidabilità con conseguenze non accettabili.

Terzo, il CIPOMO chiede si intervenga sulla legislazione regionale per quanto attiene i Data manager, persone precarie ma indispensabili per mantenere un adeguato livello di ricerca, la quale a sua volta è fondamentale per avere farmaci innovativi.

Non da ultimo, è stata segnalata una carenza di personale, come l'area pordenonese dove ci sono tre medici oncologi per due ospedali.

Gli intervenuti sono quindi partiti dall'importanza di affrontare la questione dei casi di cancro visto che i dati stanno dimostrando, in Italia ma anche in altri Paesi europei e presto anche negli Stati Uniti, che i tumori sono diventati la prima causa di mortalità superando le ischemie cardiovascolari. Va comunque detto che i malati sono in aumento, ma vivono più a lungo anche grazie al fatto che le terapie diventano sempre più personalizzate, ma al contempo sempre più costose; l'80% dei reparti italiani di oncologia medica ha i conti in rosso.

Sulla questione del rapporto costi/benefici dei farmaci antineoplastici e immuno-modulatori, è stato detto che se per 30 anni l'aumento del loro prezzo era al massimo del 10% e dunque sopportabile, oggi si parla anche del 300%. Un Paese come l'Inghilterra, ad esempio, ha deciso che l'ipilimumab, pur essendo il primo farmaco al mondo che allunga la vita dei malati di melanoma, non ha un rapporto costi/benefici tale da poter essere rimborsato. A stabilirlo, però - hanno evidenziato i presenti - non sono stati gli oncologi, ma l'organismo britannico che vigila sui farmaci. Il CIPOMO chiede che il Friuli Venezia Giulia e l'Italia facciano la stessa cosa.

Perché dati i costi - hanno ammonito - per il 2012-2013 ai nostri centri serviranno più fondi per poter pagare le cure, ovvero acquistare i farmaci più all'avanguardia. Che la Regione controlli, poi, l'adeguatezza degli acquisti e il loro utilizzo.

Le domande fatte dai consiglieri hanno spaziato dai tempi di aumento della sopravvivenza grazie ai farmaci di ultima generazione (Pustetto, SA-SEL) all'accertarsi dell'intervento dei comitati etici e dei protocolli sul farmaco (Lupieri, PD), da dove la Regione potrebbe a loro dire recuperare le nuove risorse che vanno chiedendo (Dal Mas, Pdl) alla possibilità di interventi misti privato/pubblico (Blasoni, Pdl), da quanto potrebbe aiutare avere un Piano oncologico aggiornato (Colussi, Cittadini e Menosso, PD) a voler sapere da cosa dipende l'alto costo dei nuovi farmaci (Codega, PD).

(immagini tv)