III Comm: audizione su pubblicazione incidenze tumorali
(ACON) Trieste, 14 feb - RC - La Direzione regionale Salute e
Politiche sociali ha illustrato alla III Commissione consiliare -
presidente Giorgio Venier Romano (UDC) - i dati epidemiologici
contenuti nella pubblicazione inerente l'incidenza dei tumori
maligni in Friuli Venezia Giulia a partire dal 1995, aggiornati
al 2007 per quanto attiene l'incidenza e la sopravvivenza delle
persone per le diagnosi effettuate fino al 2004, più una
descrizione della prevalenza dei tumori al 2006.
Nella prefazione al testo, che porta la firma dell'allora
assessore alla Salute, Vladimir Kosic, si legge che il Registro
tumori della nostra regione (RT-FVG) è stato istituito nel 1998 e
assolve il compito di misurare l'impatto dei tumori sulla salute
dei cittadini. Ma soprattutto afferma che ogni anno sono circa
9.000 le persone a cui viene diagnosticato un tumore.
Posto che l'intero documento è disponibile on line nei siti
http://www.cro.sanita.fvg.it e
http://www.regione.fvg.it/rafvg/salutesociale/area, si può
riassumere che nel biennio 2006-2007 sono state registrate 17.865
nuove diagnosi di tumore (9.723 tra gli uomini e 8.142 tra le
donne), tralasciando i tumori della cute non melanomi. Guardando
all'incidenza, si vede che la più alta è nell'area vasta di
Trieste e Gorizia, pari a 589 uomini ogni 100.000 e 392 donne
ogni 100.000.
Tra gli uomini, le sedi tumorali più frequenti sono state la
prostata (24,8% di tutti i tumori), il colon-retto (13,2%) e il
polmone (12%). Il carcinoma della mammella, invece, è il tumore
più frequente nelle donne, rappresentando un terzo di tutte le
nuove diagnosi, seguito dai tumori del colon-retto (12,6%) e del
polmone (6,5%). L'età mediana alla diagnosi è stata di 69 anni;
il 62% dei tumori per le donne e il 68% dei tumori per gli uomini
sono stati diagnosticati dopo i 65 anni. Sempre nel biennio
2006-2007, l'incidenza grezza di tutti i tumori in Friuli Venezia
Giulia è stata di 828 casi annui/100.000 uomini e 650/100.000
donne.
L'andamento temporale dei tassi di incidenza mostra una
diminuzione media annua, tra il 1999 e il 2007, pari a -0,4%
negli uomini e un aumento medio annuo pari a +0,6% nelle donne.
Negli uomini, all'aumento del carcinoma della prostata (132,4
casi/100.000 nel 2006-2007, +2,7% medio annuo dal 1999 al 2007)
dovuto essenzialmente alla diffusione delle pratiche di screening
spontaneo, si è contrapposta la costante diminuzione dei tassi
d'incidenza per il tumore del polmone (-2,8% per anno) e per i
tumori delle vie aerodigestive superiori (-2% per anno);
un'osservazione incoraggiante, questa, che documenta tra gli
uomini i primi successi delle campagne antifumo.
Nelle donne va segnalato, nell'ultimo biennio, il sostanziale
aumento dell'incidenza per il tumore della mammella (144,6
casi/100.000 rispetto ai 129,2 del 2004-2005) riconducibile al
programma di screening mammografico su base di popolazione
iniziato in regione a fine 2005. Inoltre, nel 2006-2007 si è
confermata nelle donne la crescita dell'incidenza dei tumori
associati al fumo di sigarette (polmone e vie aerodigestive
superiori).
Risultati incoraggianti sono emersi dall'analisi dei dati di
sopravvivenza: a dicembre 2009, il 54,5% degli uomini e il 58,3%
delle donne con malattia neoplastica registrata tra il 2000 e il
2004 era vivo dopo 5 anni dalla diagnosi (contro una
sopravvivenza a 5 anni del 46,4% per gli uomini e del 55% per le
donne con diagnosi tra il 1995 e il 1999). Mentre negli uomini la
sopravvivenza non ha mostrato sostanziali variazioni
territoriali, le donne residenti nell'area vasta di
Trieste-Gorizia hanno evidenziato tassi di sopravvivenza a 5 anni
per tutti i tumori inferiori a quelli registrati nelle aree vaste
pordenonese e udinese (56% contro 61%).
Infine, in Friuli Venezia Giulia si stima che siano circa 60.000
le persone viventi nel 2006 che hanno avuto una precedente
diagnosi di tumore (intorno al 5% dell'intera popolazione), tra
cui circa 13.200 uomini e 20.600 donne con diagnosi risalente a 5
o più anni addietro. Di questi, 3.600 uomini e 8.200 donne hanno
avuto una diagnosi di tumore da più di 15 anni e possono
considerarsi guariti.
Diverse, a seguire, le domande puntuali dei consiglieri, tra cui
soprattutto analizzare il perché delle differenze di incidenza
tra la nostra regione e le altre realtà italiane, nonché tra
un'area regionale e un'altra.
(immagini tv)