UAR: Rosolen, possibile creare subito zone a burocrazia zero
(ACON) Trieste, 22 feb - COM/MPB - "La Regione applichi le
leggi esistenti e, anzichè convocare tavoli, si attivi subito per
l'istituzione dell'Ufficio locale di Governo per dare il via alle
zone a burocrazia zero (ZBZ), istituite e già normate dalla legge
nazionale".
Lo afferma in una nota Alessia Rosolen, consigliere regionale di
Un'Altra Regione, commentando l'annuncio fatto dall'assessore
Sandra Savino di avere avviato contatti per la creazione delle
zone Franche urbane nella nostra regione.
"Non so - dichiara Rosolen - se l'assessore sia a conoscenza di
questa possibilità, ma fino al 31 dicembre 2013, senza la
necessità di modificare alcunché, è possibile far partire in
tutte le aree della nostra regione zone a burocrazia zero che
possono rappresentare un primo importante passo per tutelare le
aree di confine.
"Nel concreto - spiega la consigliera UAR - significa far
diventare realtà quella semplificazione amministrativa e quella
sburocratizzazione che vengono invocate da tutte le categorie
economiche, riducendo i tempi di tutti i procedimenti
amministrativi a 30 giorni.
"Partiamo da quello che c'è - sostiene Rosolen - se ne siamo
capaci, e diamo una prospettiva di rilancio al nostro territorio.
Si prendano la legge di stabilità del 2011 e l'ultima del Governo
Monti e si parta senza perdere altro tempo. Il rischio altrimenti
- avverte - è di iniziare l'ennesimo iter fatto di tavoli,
annunci e ipotesi che non portano a risultati, tanto meno sul
breve periodo. Non è pensabile che sia sempre il Governo centrale
l'alibi per non fare. In questo caso la legge nazionale
attribuisce alle Regioni l'iniziativa di far partire l'iter. La
Giunta Tondo lo ha fatto?
"Mi rendo conto - afferma la consigliera che ha presentato
un'interrogazione alla Giunta sulle ZBZ - che l'idea di estendere
le vecchie zone franche urbane anche alla nostra regione sia
affascinante, soprattutto a Tarvisio dove sono vicine le
elezioni, ma sarebbe opportuno iniziare a dare strumenti concreti
al territorio.
"La capacità concorrenziale parte anche da qui: reggere il
confronto sullo snellimento di quelle procedure che troppo spesso
imbrigliano o peggio ancora vanificano lo spirito imprenditoriale
nella nostra Regione. Zone a burocrazia zero - conclude Rosolen -
può voler dire attrattività del Friuli Venezia Giulia per gli
investimenti e un contributo concreto alle prospettive di
sviluppo e di crescita delle nostre imprese".