LN: Narduzzi, perplessità su bando digitalizzazione ricette mediche
(ACON) Trieste, 22 feb - COM/MPB - "Può una ditta napoletana
rendere un servizio migliore di Insiel con costi inferiori di 50
volte? E può la Regione piegarsi all'assurdo e ingannevole
criterio del massimo ribasso per determinare chi vince un bando
di concorso?"
Sono alcune delle domande che Danilo Narduzzi, capogruppo della
Lega Nord in Consiglio regionale, rivolge alla Giunta attraverso
un'interrogazione.
Il leghista spiega: "Negli ultimi tre anni, la digitalizzazione
delle ricette mediche è stata assicurata da Insiel. Il costo
sostenuto dalla Regione era di 98 centesimi a ricetta. Il 18
agosto 2011 è scaduto il contratto triennale delle 19 lavoratrici
che svolgevano questa mansione. La Regione ha bandito un
concorso, che è stato vinto dalla ditta Cedoca srl".
Continua il capogruppo del Carroccio: "La ditta vincitrice è
napoletana, e ha offerto l'esecuzione del servizio al costo di
0,0268 euro a ricetta. In pratica, quello che Insiel faceva a un
euro, questi lo fanno a poco più di due centesimi. Ma non basta:
il prezzo di aggiudicazione è ancor più eccezionale considerando
che le ricette dovranno essere trasportate a Napoli. E la
aggiudicataria ha un capitale sociale pari a 55.000 euro, somma
che difficilmente potrà essere sufficientemente in caso di
eventuali inadempienze. Cedoca sta effettivamente svolgendo il
servizio? In caso contrario, sono forse scattate le penali? E in
cosa consistono? Cosa farà la Regione per tutelare le 19
lavoratrici rimaste senza lavoro?"
Ancora Narduzzi: "Basta traffici sulla pelle dei nostri
lavoratori. Chi vince un bando deve rispettare gli accordi. Ma
basta anche con il criterio del massimo ribasso. Servono misure
di tutela e protezione per le imprese del nostro territorio e per
i nostri lavoratori. Il massimo ribasso non premia i migliori e
rischia di sbarrare il passo a imprese locali, per spalancare le
porte a soggetti provenienti da altre latitudini".