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LN: Narduzzi, perplessità su bando digitalizzazione ricette mediche

22.02.2012
11:52
(ACON) Trieste, 22 feb - COM/MPB - "Può una ditta napoletana rendere un servizio migliore di Insiel con costi inferiori di 50 volte? E può la Regione piegarsi all'assurdo e ingannevole criterio del massimo ribasso per determinare chi vince un bando di concorso?"

Sono alcune delle domande che Danilo Narduzzi, capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, rivolge alla Giunta attraverso un'interrogazione.

Il leghista spiega: "Negli ultimi tre anni, la digitalizzazione delle ricette mediche è stata assicurata da Insiel. Il costo sostenuto dalla Regione era di 98 centesimi a ricetta. Il 18 agosto 2011 è scaduto il contratto triennale delle 19 lavoratrici che svolgevano questa mansione. La Regione ha bandito un concorso, che è stato vinto dalla ditta Cedoca srl".

Continua il capogruppo del Carroccio: "La ditta vincitrice è napoletana, e ha offerto l'esecuzione del servizio al costo di 0,0268 euro a ricetta. In pratica, quello che Insiel faceva a un euro, questi lo fanno a poco più di due centesimi. Ma non basta: il prezzo di aggiudicazione è ancor più eccezionale considerando che le ricette dovranno essere trasportate a Napoli. E la aggiudicataria ha un capitale sociale pari a 55.000 euro, somma che difficilmente potrà essere sufficientemente in caso di eventuali inadempienze. Cedoca sta effettivamente svolgendo il servizio? In caso contrario, sono forse scattate le penali? E in cosa consistono? Cosa farà la Regione per tutelare le 19 lavoratrici rimaste senza lavoro?"

Ancora Narduzzi: "Basta traffici sulla pelle dei nostri lavoratori. Chi vince un bando deve rispettare gli accordi. Ma basta anche con il criterio del massimo ribasso. Servono misure di tutela e protezione per le imprese del nostro territorio e per i nostri lavoratori. Il massimo ribasso non premia i migliori e rischia di sbarrare il passo a imprese locali, per spalancare le porte a soggetti provenienti da altre latitudini".