IV Comm: audizione Tondo e Riccardi su progetto Pontebba-Pramollo
(ACON) Trieste, 23 feb - MPB - Il cronoprogramma del progetto
relativo alla realizzazione e alla gestione dell'impianto di
collegamento a fune tra Pontebba e il comprensorio sciistico di
Pramollo-Nassefeld al centro dell'audizione in IV Commissione
consiliare, (presidente Alessandro Colautti, Pdl), chiesta dal
gruppo del PD, con il presidente della Regione Renzo Tondo e
l'assessore Riccardo Riccardi.
Riccardi ha ricordato il lavoro svolto dal novembre del 2009 al
giugno 2011, le numerose sedute e le audizioni, per dire che la
proposta finale soddisfa i termini generali, facendo anche
riferimento alle diverse corrispondenze intercorse tra il
presidente Tondo e il governatore della Carinzia Gerhard Dorfler,
e le garanzie chieste, quale pre-requisito per la partecipazione
finanziaria al progetto, riguardo a una potenzialità ricettiva di
600 posti letto (300 a tre stelle, 200 a quattro e 100 a cinque).
Per la Carinzia la tabella di marcia sarebbe l'assegnazione degli
appalti nel 2012, l'acquisizione delle autorizzazioni nel 2013,
l'apertura degli impianti tra il 2014 e il 2015, mentre
l'orizzonte di apertura ipotizzato da Riccardi potrebbe essere il
2016.
Ora perfezioneremo il bando di gara sulla base di condizioni
credibili e possibili, correggendo gli elementi temporali e
inserendo le condizioni indicate e lo trasmetteremo alla Carinzia
- ha detto Riccardi. Se il land austriaco lo approverà si potrà
pubblicare. L'auspicio è la fine di marzo.
Ad aprire gli interventi dei consiglieri Sandro Della Mea (PD)
che, precisando le ragioni della richiesta di audizione per
verificare la reale volontà di realizzare il progetto, ha
sottolineato che occorre fare chiarezza sulle garanzie richieste
e che serve un franco confronto, e su questo punto ha chiesto un
impegno aggiuntivo per procedere nella direzione auspicata. E
anche per il capogruppo PD Gianfranco Moretton, oltre che
chiarire i passaggi burocratico amministrativi degli ultimi anni,
occorre sciogliere il nodo politico che sussiste. A noi sembra -
ha detto - che ci sia un rimpallo di responsabilità e di
competenze che non vuole essere definito perché forse conviene
così. L'interesse che la cosa non si perfezioni è perché il nodo
politico non è sciolto, dare sviluppo alla Valcanale non è
condiviso da tutta la maggioranza. Al di là degli aspetti
burocratico amministrativi, la domanda che faccio alla Regione è
se c'è la volontà politica da parte delle maggioranza di portare
avanti questo progetto, di utilizzare quei denari messi a
bilancio. Vorremmo sentirci dire che non ci sono perplessità e
che si andrà avanti speditamente. Ma è necessario che il
presidente Tondo incontri presto il presidente carinziano.
Chiarimenti sugli aspetti temporali, delle scadenze e sulla
volontà di partecipare della parte proponente sono stati chiesti
da Franco Baritussio (Pdl), mentre Roberto Asquini (Misto)
ricordando che la procedura di project financing è regolata dalla
legge, si è detto preoccupato per l'atteggiamento della Carinzia;
per il consigliere eventuali garanzie aggiuntive fanno parte di
patti aggiuntivi, ma non dell'avvio della gara di appalto. Per
Enore Picco (LN) l'intervento su Pramollo può far fare passi
avanti alla realtà turistica della montagna e di tutta la
regione, e la valenza non solo locale del progetto è stata
sottolineata anche da Luigi Cacitti (Pdl) che pure ha evidenziato
che da chi critica non vengono suggerimenti per velocizzare le
procedure.
Oggi raccogliamo una serie di difficoltà che da lungo tempo
tramano contro questo intervento - ha infine detto Mauro Travanut
(PD) evidenziando la necessità di non fermarsi alla burocrazia,
di scendere nella politica, di sveltire le pratiche per arrivare
a conclusione.
Positiva l'audizione per il presidente della Regione Tondo, che
ha lanciato anche l'invito a un dibattito complessivo in
Consiglio regionale sulla politica turistica, per uscire dalle
logiche territoriali, poiché non c'è sviluppo di una o di un
altra area, ma solo generale. Su un tema come questo, ha
insistito Tondo, vorrei che non ci fossero posizioni
pregiudiziali o localistiche, sarebbe un errore considerare
questa una vicenda della vallata, per la quale certo significa
molto, mentre riguarda tutti. Poi ha ricordato il carteggio con
il Land, gli incontri ufficiali e quelli ufficiosi: siamo
arrivati alla determinazione di andare avanti con senso di
responsabilità, ha detto considerando le certezze degli
investimenti privati sulla ricettività alberghiera un segno di
asburgico rigore.
Il bando - ha detto ancora il presidente - verrà pubblicato, deve
avere una forte valenza di carattere privato, se queste
condizioni saranno rispettate il progetto avrà il via libera. Non
farò partire interventi pubblici se non a fronte di investimenti
privati. Le condizioni poste sono condizioni vere. La Carinzia ha
interesse all'intervento e a mantenerlo produttivo.
Infine Tondo ha fatto notare che si è passati da un'idea
progettuale pura a una pianificazione.
Questo è un modo di voltar pagina in materia di politica
turistica - ha concluso il presidente della Commissione Colautti
- è una proposta che invita tutti a una riflessione sul modello
di sviluppo per la crisi economica e finanziaria esistente.
(foto, immagini tv)