PD: Moretton, su terza corsia A4 risposte insoddisfacenti
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - Le risposte date in
Commissione dall'assessore Riccardi - commissario per la terza
corsia dell'A4 - e dal presidente della Regione Tondo, sono state
assolutamente insoddisfacenti. Infatti, è stato confermato che il
finanziamento per realizzare l'opera è in stallo per la mancata
definizione delle condizioni da parte del sistema bancario. La
stranezza di tutto ciò è altresì legata al fatto che i termini
per la presentazione dell'offerta sono già da qualche tempo
scaduti e che allo stato attuale, quindi, non sussistono le
condizioni per il proseguimento di una trattativa che, ciò
nonostante, sembra ancora essere in corso.
Ad affermarlo è il capogruppo PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, a giudizio del quale la confusione regna
sovrana, stante questa situazione di grande incertezza circa i
tempi di realizzazione dell'importante opera autostradale per la
mancanza di liquidità, come dichiarato dallo stesso Riccardi.
Si prospetta un futuro preoccupante anche in considerazione del
fatto che più passa il tempo più i costi preventivati perdono di
attualità e, di conseguenza, aumenteranno notevolmente. Il gruppo
PD ha contestato a Riccardi la metodologia adottata per la
realizzazione della terza corsia in quanto, se si fosse
utilizzato subito il piano finanziario lasciato in eredità a
Tondo dalla precedente legislatura, anziché attendere la
procedura di riapprovazione dello stesso piano a seguito
dell'implementazione di ulteriori 600 milioni, non si sarebbero
accumulati due anni di ritardi rispetto al crono programma
definito dall'allora commissario Tondo.
Riteniamo - conclude Moretton - che le argomentazioni di Tondo e
Riccardi non preludano a nulla di positivo considerato che non
s'intravvede all'orizzonte il ben che minimo spiraglio per
ottenere i finanziamenti già lungamente attesi, senza considerare
che i colpevoli ritardi di realizzazione delle opere
comporteranno una maggiore spesa che peserà molto. E circa
l'interesse espresso dal ministro Passera a Riccardi per la
realizzazione dell'opera, giunti a questo punto pare un po' poco
per esserne soddisfatti o addirittura farsene vanto, dal momento
che tale interesse è manifestato da chicchessia da troppi anni.
Senza tener conto che, a oggi, il decreto Passera/Monti non è
ancora stato registrato dalla Corte dei Conti.