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PD: Della Mea, Unioni montane, una riforma che fa acqua

24.02.2012
11:02
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - "La riforma che ha istituito le Unioni montane continua a far acqua e, anziché navigare in rotte tranquille, rischia sempre di più il naufragio".

Lo afferma Sandro Della Mea, consigliere regionale del PD, che mette in evidenza come la normativa, per poter gestire in maniera ottimale le funzioni corrispondenti attribuite agli Enti locali, avesse istituito le Unioni montane corrispondenti ad altrettanti ambiti omogenei secondo i criteri di unità territoriale, economica e sociale. "Poi però le previsioni indicate sono state modificate in maniera sostanziale anzi, sconvolte, perché sono stati molti, troppi, i Comuni che hanno preferito chiedere l'assegnazione all'Unione montana contermine o l'esclusione dall'Unione montana di appartenenza".

"E ora che cosa si fa? In base a quanto stabilito dalla legge - commenta Della Mea - entro la metà di marzo la Giunta dovrebbe ridefinire o confermare gli ambiti delle Unioni montane. Dubito che riesca a farlo per tempo e a tener conto dei criteri indicati. I Consigli comunali hanno deliberato delle scelte che saranno pure difformi a quanto voluto dall'attuale maggioranza ma sono certamente legittime, in quanto dettate da amministratori responsabili che si preoccupano del futuro delle comunità. Mi auguro che prevalgano le regole della buona democrazia ma che, soprattutto, ci si affretti a predisporre i correttivi da tutti auspicati".