PD: Della Mea, Unioni montane, una riforma che fa acqua
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - "La riforma che ha istituito
le Unioni montane continua a far acqua e, anziché navigare in
rotte tranquille, rischia sempre di più il naufragio".
Lo afferma Sandro Della Mea, consigliere regionale del PD, che
mette in evidenza come la normativa, per poter gestire in maniera
ottimale le funzioni corrispondenti attribuite agli Enti locali,
avesse istituito le Unioni montane corrispondenti ad altrettanti
ambiti omogenei secondo i criteri di unità territoriale,
economica e sociale. "Poi però le previsioni indicate sono state
modificate in maniera sostanziale anzi, sconvolte, perché sono
stati molti, troppi, i Comuni che hanno preferito chiedere
l'assegnazione all'Unione montana contermine o l'esclusione
dall'Unione montana di appartenenza".
"E ora che cosa si fa? In base a quanto stabilito dalla legge -
commenta Della Mea - entro la metà di marzo la Giunta dovrebbe
ridefinire o confermare gli ambiti delle Unioni montane. Dubito
che riesca a farlo per tempo e a tener conto dei criteri
indicati. I Consigli comunali hanno deliberato delle scelte che
saranno pure difformi a quanto voluto dall'attuale maggioranza ma
sono certamente legittime, in quanto dettate da amministratori
responsabili che si preoccupano del futuro delle comunità. Mi
auguro che prevalgano le regole della buona democrazia ma che,
soprattutto, ci si affretti a predisporre i correttivi da tutti
auspicati".