News


Presidente Franz riceve petizione per la scuola primaria

29.02.2012
12:09
(ACON) Trieste, 29 feb - RC - Sì a una scuola primaria di qualità, dove la qualità passa anche per il numero di ore garantite di insegnamento. La chiedono con una petizione 2.349 tra genitori, nonni e zii. E altri stanno aggiungendo il proprio nome, perché il tam-tam orami è partito - hanno spiegato alcuni dei firmatari al presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, mentre gli consegnavano il documento che ora passerà all'attenzione della VI Commissione. A fare da garante per le firme, il consigliere di Idv Enio Agnola, accompagnato dal suo capogruppo, Alessandro Corazza, e dai consiglieri Mara Piccin della Lega Nord e Piero Colussi dei Cittadini-Libertà Civica.

Nata a Udine, la petizione con cui si chiede che la Regione si attivi affinché i plessi scolastici possano continuare ad usufruire del tempo pieno a 40 ore settimanali e del tempo ridotto a 30 ore settimanali ha già raccolto adesioni anche a Pordenone, Remanzacco, Tolmezzo, Codroipo, San Vito al Tagliamento, Basaldella.

La scuola pubblica ha perso fondi preziosi - è l'accusa dei firmatari. Portare le lezioni a 27 ore settimanali, per scendere sino a 24, come impongono le nuove regole di gestione e organizzazione delle scuole primarie, significa, in 5 anni, aver perso un intero anno di insegnamento; significa ridurre la compresenza dei docenti e ciò non permetterà di suddividere le classi in gruppi meno numerosi per effettuare progetti di recupero, di laboratorio, visite guidate, attività sportiva e altro; significa perdere la mensa nelle scuole organizzate con i rientri pomeridiani; significa non offrire la possibilità di corsi aggiuntivi a quelli base. In poche parole, significa svuotare la scuole e questo si traduce nello svuotare il futuro dei nostri figli, non garantire loro la possibilità di imparare a un livello di qualità.

La Provincia di Trento sta facendo valere la propria specialità - è stato evidenziato poi anche da Agnola - quindi anche la nostra Regione faccia altrettanto. I fondi, volendo, sono recuperabili nella Finanziaria regionale.

Il presidente Franz, garantendo che la petizione arriverà immediatamente all'attenzione della VI Commissione consiliare, ha fatto presente che la Provincia autonoma di Trento dispone di risorse doppie rispetto al Friuli Venezia Giulia. Comunque tutto quanto riguarda la scuola è all'attenzione del suo Consiglio e della Regione. Non siamo certo noi a volere i tagli - ha rimarcato.

Se i consiglieri Agnola e Corazza hanno, quindi, ricordato che non è la prima petizione sull'argomento presentata dai cittadini e che il loro gruppo ha depositato una proposta di legge in merito, la consigliera Piccin ha condiviso le preoccupazioni dei genitori ma ha messo in guardia dal mescolare la validità degli insegnamenti con il numero di ore di scuola, e Colussi ha detto che il problema deve essere affrontato a monte ovvero a livello statale perché se l'Italia ha deciso di tagliare i fondi scuola causa crisi, la Germania li ha invece aumentati.

(foto; immagini)