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UAR: Rosolen, sospendere aumento affitti case Ater di Trieste

29.02.2012
15:47
(ACON) Trieste, 29 feb - COM/RC - La situazione che viene denunciata dagli inquilini Ater di Trieste esige un intervento immediato della Regione e una contestuale azione del Comune per diminuire di 0,3 punti percentuali l'aliquota IMU sulle case rientranti nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica, in modo da alleggerire il carico fiscale a carico delle Ater.

Lo chiede con una interrogazione alla Giunta Tondo la consigliera Alessia Rosolen (UAR), che auspica un intervento della Regione affinchè l'Azienda territoriale di Trieste sospenda immediatamente tutti gli aumenti dei canoni di locazione maggiori degli adeguamenti Istat.

Ho cercato di spiegare all'assessore Riccardi - denuncia la Rosolen - che a Trieste gli aumenti sono andati ben oltre il 5% e che la relazione che ha ricevuto in merito dai vertici dell'Ater non contempla evidentemente i numerosi casi in cui gli aumenti hanno toccato anche gli 80 euro mensili. Si tratta di persone i cui redditi non sono variati e che si sono visti aumentare gli affitti in maniera ingente, trovandosi tuttora in situazione di grande difficoltà.

Nel quadro regionale, la vera anomalia continua ad essere Trieste, dove il presidente dell'Ater raffigura una realtà che non c'è: gli aumenti sono più alti del semplice adeguamento Istat e non è vero che sono uguali a quelli applicati nelle altre province. Tuttavia - ha spiegato la consigliera - proprio per venire incontro alle necessità dell'Ater e consentire di poter affrontare l'applicazione dell'IMU senza gravare sugli affitti degli inquilini, ho chiesto che la Regione valuti un intervento già in sede di variazione di bilancio, per prevedere apposite risorse che supportino le Aziende regionali nel pagamento di questa nuova imposta. Proprio oggi, fra l'altro, è all'esame del Consiglio regionale la discussione del testo di legge che introduce misure urgenti in materia di Autonomie locali e che affronta il tema dell'applicazione IMU da parte dei Comuni.

Voglio solo far presente - conclude la Rosolen - che la situazione di numerose famiglie è drammatica e ci sono persone che stanno affrontando questi primi mesi dell'anno alle prese con un carico di spese che sta mettendo a repentaglio la gestione dei loro bilanci.