UAR: Rosolen, sospendere aumento affitti case Ater di Trieste
(ACON) Trieste, 29 feb - COM/RC - La situazione che viene
denunciata dagli inquilini Ater di Trieste esige un intervento
immediato della Regione e una contestuale azione del Comune per
diminuire di 0,3 punti percentuali l'aliquota IMU sulle case
rientranti nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica, in
modo da alleggerire il carico fiscale a carico delle Ater.
Lo chiede con una interrogazione alla Giunta Tondo la consigliera
Alessia Rosolen (UAR), che auspica un intervento della Regione
affinchè l'Azienda territoriale di Trieste sospenda
immediatamente tutti gli aumenti dei canoni di locazione maggiori
degli adeguamenti Istat.
Ho cercato di spiegare all'assessore Riccardi - denuncia la
Rosolen - che a Trieste gli aumenti sono andati ben oltre il 5% e
che la relazione che ha ricevuto in merito dai vertici dell'Ater
non contempla evidentemente i numerosi casi in cui gli aumenti
hanno toccato anche gli 80 euro mensili. Si tratta di persone i
cui redditi non sono variati e che si sono visti aumentare gli
affitti in maniera ingente, trovandosi tuttora in situazione di
grande difficoltà.
Nel quadro regionale, la vera anomalia continua ad essere
Trieste, dove il presidente dell'Ater raffigura una realtà che
non c'è: gli aumenti sono più alti del semplice adeguamento Istat
e non è vero che sono uguali a quelli applicati nelle altre
province. Tuttavia - ha spiegato la consigliera - proprio per
venire incontro alle necessità dell'Ater e consentire di poter
affrontare l'applicazione dell'IMU senza gravare sugli affitti
degli inquilini, ho chiesto che la Regione valuti un intervento
già in sede di variazione di bilancio, per prevedere apposite
risorse che supportino le Aziende regionali nel pagamento di
questa nuova imposta. Proprio oggi, fra l'altro, è all'esame del
Consiglio regionale la discussione del testo di legge che
introduce misure urgenti in materia di Autonomie locali e che
affronta il tema dell'applicazione IMU da parte dei Comuni.
Voglio solo far presente - conclude la Rosolen - che la
situazione di numerose famiglie è drammatica e ci sono persone
che stanno affrontando questi primi mesi dell'anno alle prese con
un carico di spese che sta mettendo a repentaglio la gestione dei
loro bilanci.