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UAR: Rosolen, fare chierezza su appalto a Croce Italia Marche

01.03.2012
12:04
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/AB - "È possibile che per un appalto così delicato come quello del trasporto malati, l'Azienda sanitaria operi senza che sia stato firmato un contratto di appalto? In un Paese dove tutti i cittadini, imprese e lavoratori, sono chiamati a rispettare le postille più stringenti, scopriamo che l'Azienda sanitaria può operare senza contratti e senza preoccuparsi di adottare strumenti che tutelino il servizio e, in questo caso, i lavoratori che da mesi attendono le loro paghe".

A chiederlo in un'interrogazione alla Giunta è la consigliera regionale di Un'Altra Regione Alessia Rosolen, che manifesta la sua preoccupazione per la vicenda Croce Italia Marche, che da mesi ormai coinvolge decine di lavoratori impiegati nel servizio di trasporto del 118 e degli emodializzati.

"Quanto è emerso in sede di III Commissione consiliare è sconcertante - spiega Rosolen - visto che non esiste al momento nessun contratto che regoli i rapporti fra Azienda sanitaria e Croce Italia Marche. Il fatto che la società non abbia presentato un Durc regolare (il Durc è l'attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile) bloccando la stipula del contratto, non assolve l'Azienda sanitaria".

"Non basta - sottolinea Rosolen - che l'Azienda sanitaria abbia anticipato gli stipendi, perché non è sufficiente a dare certezze a lavoratori che dalla scorsa estate, praticamente ogni mese devono avviare vertenze per ricevere quanto spetta loro di diritto. La questione è più complessa e riguarda la gestione di una gara d'appalto da cui dipende un servizio vitale come quello del trasporto malati, che sta facendo emergere una situazione a dir poco anomala a cui finora sono state date risposte insufficienti".

"Come è stato possibile - aggiunge Rosolen nell'interrogazione - che l'Azienda sanitaria non si sia accorta che Croce Italia Marche, oltre agli inadempimenti ampiamente segnalati dai lavoratori di Trieste, già a inizio 2011 stava affrontando a Parma una vertenza per mancato pagamento stipendi, che a febbraio, a Pesaro, la società veniva investita da un'ondata giudiziaria con diverse ipotesi di reato e che ad aprile, a La Spezia, si apriva l'ennesima vertenza perché trenta dipendenti rimanevano senza paga?"

"Credo - prosegue Rosolen - che a carico dell'Azienda sanitaria vi sia la responsabilità di aver sottovalutato un problema molto grave e di non aver adottato tempestivamente le misure necessarie da un lato a revocare l'aggiudicazione dell'appalto e dall'altro a garantire la continuità del servizio, predisponendo una nuova aggiudicazione o in alternativa la reinternalizzazione di un servizio che è vitale per tutta la cittadinanza".

"Per questo motivo - conclude Rosolen - chiedo alla Giunta di verificare se siano state rispettate dall'Azienda le previsioni del capitolato speciale d'appalto, in particolare quelle riguardanti l'efficienza del parco ambulanze utilizzate, la formazione del personale, e se l'Azienda abbia applicato le penalità previste dall'articolo 24".