Citt: centrodestra conferma Province e salva alleanza con la Lega
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/AB - "Avevamo visto giusto nel
diffidare dell'emendamento portato in Aula dalla maggioranza che,
strumentalizzando la potestà primaria della Regione in materia di
ordinamento delle Autonomie locali (che da Monti in giù nessuno
ha messo in discussione) in realtà serviva a coprire la volontà
del centrodestra di lasciare le cose come stanno, confermando le
vigenti modalità di elezione, formazione e composizione degli
organi delle Province.
"Cambiare tutto perchè nulla cambi", affermano i consiglieri del
gruppo consiliare regionale dei Cittadini-Libertà Civica Stefano
Alunni Barbarossa e Piero Colussi, che aggiungono.
"Dopo aver ascoltato per due giorni in Aula una litania continua
da parte dell'attuale maggioranza circa l'obbligo di reagire alla
violazione della nostra specialità perpetrata con il Decreto
kegge 201/2011 (Cresci Italia) che vorrebbe imporci come
riformare le Province, oggi tutto si fa chiaro: la riforma delle
Province che la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia propone ai
cittadini, prevede niente di meno che la conferma della Provincia
così com'è già oggi: un organo a elezione diretta. Lo ha
dichiarato con disarmante semplicità l'assessore Garlatti alla
stampa dopo averlo taciuto nei due giorni di dibattito in Aula.
"L'assessore, se non lo smentisce apertamente, di sicuro affossa
l'impegno assunto dal presidente Tondo lo scorso settembre quando
annunciò solennemente un referendum per conoscere l'opinione dei
cittadini sull'abolizione delle Province. Questa è una clamorosa
retromarcia e la salvezza delle Province, in particolare quella
di Udine, che ha come presidente il leghista Fontanini, è il
prezzo che il Pdl paga alla Lega Nord per salvare l'alleanza alle
elezioni amministrative del 6 maggio. Se non è vecchia politica
questa...
"Dopo il fallimento delle Unioni dei Comuni temiamo che il treno
delle riforme sia deragliato prima ancora di partire."