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Citt: centrodestra conferma Province e salva alleanza con la Lega

02.03.2012
15:39
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/AB - "Avevamo visto giusto nel diffidare dell'emendamento portato in Aula dalla maggioranza che, strumentalizzando la potestà primaria della Regione in materia di ordinamento delle Autonomie locali (che da Monti in giù nessuno ha messo in discussione) in realtà serviva a coprire la volontà del centrodestra di lasciare le cose come stanno, confermando le vigenti modalità di elezione, formazione e composizione degli organi delle Province.

"Cambiare tutto perchè nulla cambi", affermano i consiglieri del gruppo consiliare regionale dei Cittadini-Libertà Civica Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi, che aggiungono.

"Dopo aver ascoltato per due giorni in Aula una litania continua da parte dell'attuale maggioranza circa l'obbligo di reagire alla violazione della nostra specialità perpetrata con il Decreto kegge 201/2011 (Cresci Italia) che vorrebbe imporci come riformare le Province, oggi tutto si fa chiaro: la riforma delle Province che la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia propone ai cittadini, prevede niente di meno che la conferma della Provincia così com'è già oggi: un organo a elezione diretta. Lo ha dichiarato con disarmante semplicità l'assessore Garlatti alla stampa dopo averlo taciuto nei due giorni di dibattito in Aula.

"L'assessore, se non lo smentisce apertamente, di sicuro affossa l'impegno assunto dal presidente Tondo lo scorso settembre quando annunciò solennemente un referendum per conoscere l'opinione dei cittadini sull'abolizione delle Province. Questa è una clamorosa retromarcia e la salvezza delle Province, in particolare quella di Udine, che ha come presidente il leghista Fontanini, è il prezzo che il Pdl paga alla Lega Nord per salvare l'alleanza alle elezioni amministrative del 6 maggio. Se non è vecchia politica questa...

"Dopo il fallimento delle Unioni dei Comuni temiamo che il treno delle riforme sia deragliato prima ancora di partire."