PD: Pupulin, fallimentare programma ricollocazione cassintegrati
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/AB - Ho fin dall'inizio contrastato
un affidamento da parte dell'Amministrazione regionale
all'agenzia Workoop di Piacenza della ricollocazione di oltre
1800 cassaintegrati straordinari e disoccupati. Un appalto che ha
visto la partecipazione di un unico concorrente, segno di
un'impostazione sbagliata e velleitaria, che ha visto tutte le
maggiori agenzie presenti in regione rifiutare di sostenere
un'operazione impossibile.
Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che
aggiunge.
L'obiettivo era giusto, cercare di ricollocare complessivamente
1800 disoccupati e cassintegrati di lungo corso: 230 lavoratori
per la provincia di Trieste, 450 per Pordenone, 250 per Gorizia e
930 per Udine. Prevedeva un impegno pubblico notevole, del valore
complessivo di circa 2 milioni di euro, che doveva servire ad
aiutare i lavoratori, sospesi dal lavoro o disoccupati, a
ricollocarsi nel più breve tempo possibile.
Una scelta sperimentale che, se organizzata con il concorso
attivo di tutte le agenzie accreditate, avrebbe potuto
contrastare il costante e continuo peggioramento del dato sulla
disoccupazione, che ormai è diventata una vera emergenza.
Le mie previsioni di quasi certo fallimento dell'operazione di
reinserimento dei 1800 lavoratori, nel corso di 12 mesi, viene
purtroppo confermata dai risultati del primo quadrimestre. Alla
mia interrogazione, l'assessore al lavoro Brandi ha cercato di
rispondere difendendo l'indifendibile, visto che parlano chiaro i
dati delle effettive assunzioni realizzate. La rendicontazione
del primo quadrimestre, relativa al periodo giugno/ottobre 2011 è
significativa in tal senso. Su 744 lavoratori dei 1800 già
affidati al programma Workoop, il numero totale dei contratti
stipulati è 107, la maggior parte lavoratori (83) con contratti
di così breve durata, tanto che solo 24 sono contratti
fatturabili (cioè a tempo indeterminato o determinato pari o
superiore a 6 mesi di durata). Nella sostanza, solo il 3,23% dei
lavoratori ricollocati fanno legittimamente parte del programma
definito nei criteri dell'appalto.
Anche immaginando che i prossimi rendiconti, a partire da quello
di marzo, raggiungano qualche risultato migliore, l'ambizioso
obiettivo di riportare al lavoro 1800 persone nell'arco di 16
mesi si dimostra già ora irrealizzabile.
Ho consigliato l'assessore di rimettere subito mano al contratto,
per non disperdere le risorse impegnate in un programma
praticamente fallito in partenza. Il contratto prevede, tra
l'altro, per la pura attività di consulenza, svolta in parallelo
dagli stessi Centri per l'impiego pubblici, quasi un milione di
euro a favore della Workoop, metà delle risorse a disposizione.
In sostanza questa, che è stata definita una "sperimentazione
unica nel panorama nazionale", è risultata un fallimento
generale. In altre regioni, a partire dalla Lombardia, si è
scelta la strada del coinvolgimento di tutte le agenzie pubbliche
e private in un unico progetto di ricollocamento dei lavoratori
sospesi o senza lavoro, con criteri premiali per le agenzie che
ricollochino un maggior numero di lavoratori, a seconda della
durata dei contratti. Sarebbe bene che la lezione ricevuta dalla
cruda realtà dei fatti, faccia riflettere la Giunta Tondo.
Servono misure più adeguate e praticabili per rispondere a una
situazione devastante per tante persone, che non sanno come
ritornare a una condizione di occupazione più solida e
continuativa, che possa garantire un reddito sufficiente alle
loro famiglie.