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PD: Moretton, la regione ha bisogno di progetti non di chiacchiare

04.03.2012
15:45
(ACON) Trieste, 4 mar - COM/AB - Il presidente Tondo continua a promettere riforme per un Friuli Venezia Giulia moderno, che puntualmente cadono nel vuoto.

L'accusa viene mossa dal capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che continua la sua analisi.

Non sono ad esempio state realizzate le politiche di semplificazione e di sburocratizzazione che da sempre sono chieste dai cittadini e dal mondo economico: il risultato è la paralisi - o quasi - delle erogazioni contributive per le aziende, costrette ad aspettare tempi incompatibili con la velocità dei mercati.

L'ammodernamento del sistema delle Autonomie locali, inoltre, sconta un ritardo clamoroso e la mancanza di idee ha portato Tondo a demandare la decisione se mantenere in vita o meno le Province a un costoso referendum popolare.

Sulla sanità abbondano le chiacchiere, che dopo quattro anni di governo hanno causato l'indebolimento del sistema, costringendo Tondo, con buona pace di Kosic, ad assumere a sé la delega del settore. E ora promette di nuovo una riforma sanitaria salvifica, ma a tempo scaduto stante l'imminente conclusione della sua legislatura.

Poiché Tondo dichiara di aver trovato un enorme debito - prosegue Moretton - vantandosi di averlo diminuito, è bene si sappia che tale situazione è frutto di investimenti che la Regione ha fatto negli anni per il territorio, per il sociale, per la casa e per l'economia. Il merito dello sviluppo economico conseguito è dunque da ascrivere al cinquanta per cento anche a Tondo, che nella legislatura 1998/2003 governava la Regione, ricorrendo a piene mani al mercato finanziario. L'essere riuscito a ridurre le rate di ammortamento dei mutui contratti nel passato pagandoli, compresi i suoi, non è certo un merito, ma semplicemente un obbligo contrattuale della Regione.

Tondo in questa legislatura non è stato in grado di adottare politiche di crescita, preferendo promesse che nulla di positivo hanno portato alla regione. Ha preferito guardare al contingente, impegnato come è a salvaguardare la sua maggioranza e accettando i frequenti ricatti leghisti, che più volte lo hanno costretto ad approvare provvedimenti legislativi che sono stati puntualmente bocciati dal Governo nazionale per palese incostituzionalità.

Tutto ciò anziché operare per rendere la nostra regione moderna e capace di affrontare le nuove sfide del mondo globalizzato. Il risultato delle politiche di Tondo - conclude Moretton - è evidentemente insufficiente anche sul piano del mantenimento dell'autonomia regionale, che sempre più perde potenzialità anche a causa dell'incapacità di rapportarsi con i diversi Governi nazionali. D'altra parte, tutto ciò è lamentato non solo dall'opposizione, ma anche da autorevoli e sempre più frequenti esponenti politici del centrodestra stesso.