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PD: Moretton, presidente Tondo non è riformatore di Erdisu e Ater

06.03.2012
16:43
(ACON) Trieste, 06 mar - COM/RC - Il presidente Tondo si dice riformatore, ma non lo è. Parola di Gianfranco Moretton, capogruppo del PD in Consiglio regionale, che lo accusa di aver annunciato il commissariamento dei due Erdisu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) e delle cinque Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale) con la volontà di dimostrare una capacità riformatrice che, però, non ha trovato seguito nei fatti in tutta la legislatura, come ampiamente dimostrato già con la cancellazione del Difensore civico e del Tutore pubblico dei minori, appunto mai riformati.

Se poi prendiamo come esempio i commissariamenti delle Comunità montane - fa presente ancora Moretton - non possiamo che essere fortemente contrari all'utilizzo di tale strumento, considerato che i commissari vigono da quasi quattro anni e che, a riforma avvenuta, ne sono stati nominati altri che opereranno per chissà quanti anni ancora. E ora Tondo propone nuove gestioni commissariali perché, come in passato, non ha un benché minimo progetto di riforma legislativa.

Infatti - prosegue l'esponente del centrosinistra - se avesse qualche idea, eviterebbe commissariamenti, risparmiando denari e tempi, rendendo ERDISU e ATER più aderenti alle necessità odierne. Ed è su questo versante che intendiamo sfidare il presidente, partendo proprio dalla proposta di legge di riforma degli ERDISU già depositata dal gruppo del PD e che prevede lo snellimento e l'ammodernamento degli Enti di diritto universitario, senza scomodare inutili gestioni commissariali. E altrettanto vale per le ATER.

Ciò permetterebbe di concentrarsi su temi molto più concreti e urgenti, a partire dalla nuova tassazione IMU (Imposta municipale unica) che rischia di scombinare i bilanci; senza dimenticare la necessità di dare risposta alla domanda sempre più crescente di ricalibrare la compartecipazione degli inquilini. Le gestioni commissariali, invece, comporterebbero un blocco nell'affrontare i tanti problemi aperti - conclude il consigliere regionale.