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Servizi idrici: relazione 2010 presentata al presidente Franz

07.03.2012
13:27
(ACON) Trieste, 7 mar - AB - La Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici è stata presentata al presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz da Lucio Cinti, che presiede l'Autorità per la vigilanza sui servizi idrici.

La relazione - ha esordito Cinti - fotografa la situazione in Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2010, anno che può essere considerato di transizione rispetto alla piena realizzazione della riforma avviata con la legge Galli, ma che ha dovuto fare i conti con una dinamica a volte eccessiva in campo legislativo che ha creato condizioni di incertezza istituzionale e sul piano operativo.

Il tema centrale del 2010 è stata la proposta di soppressione degli ATO, che poi si è concretizzata in legge, ma a una prima proroga al 31 dicembre 2011 è seguita una seconda, al 31 dicembre di quest'anno, determinata dall'esito del referendum sull'acqua del giugno 2011.

Tornando alla relazione, Cinti ha messo in evidenza come da una parte si possa registrare il dato positivo di Udine che risulta classificata tra le città con le tariffe meno care in Italia, al quale però fa da contraltare il problema della dispersione degli acquedotti. Se infatti il Friuli Venezia Giulia si assesta sul 35/36% (con la provincia di Gorizia che ha una dispersione del 40% a causa di una rete idrica troppo vecchia), in linea col dato medio nazionale (36%), è ben al di sopra della media riferita al solo Nord Italia, che è del 20%.

Serviranno quindi investimenti decisi per migliorare la situazione, investimenti che comporteranno inevitabilmente un rincaro delle tariffe. Tale operazione dovrà pertanto essere sostenuta da una adeguata e corretta informazione all'opinione pubblica, che oggi conosce l'acqua soltanto attraverso le tariffe e che invece dovrà saperne di più sul sistema nel suo complesso, fatto di investimenti alle strutture non solo per il trasporto dell'acqua, ma anche per la depurazione e il deflusso.

Un'ultima questione toccata da Cinti ha riguardato il sistema idrico nel suo complesso. Varrebbe la pena, a giudizio dell'Autorità di vigilanza, pensare a un'unica struttura regionale, dotata di personale specializzato nella valutazione di bilanci e contabilità industriale, in grado di supportare le ATO nella loro attività regolatoria che, assieme a quella di pianificazione, rappresenta il fulcro della funzione pubblica. In tal modo, le ATO potrebbero usufruire di un'unica organizzazione stabile e professionalmente specializzata e dedicarsi così prevalentemente all'attività programmatoria.

Il presidente Franz ha convenuto sulla necessità di ragionare in termini di informazione sul perchè degli investimenti e non solo sulle tariffe, per coinvolgere le persone su un tema che diventerà sempre più centrale e delicato e per renderle consapevoli che solo con una gestione più efficiente ed equilibrata si potranno affrontare i problemi che le condizioni climatiche stanno sempre più spesso facendo emergere.

(foto, immagini tv)