Servizi idrici: relazione 2010 presentata al presidente Franz
(ACON) Trieste, 7 mar - AB - La Relazione annuale sullo stato
dei servizi idrici è stata presentata al presidente del Consiglio
regionale Maurizio Franz da Lucio Cinti, che presiede l'Autorità
per la vigilanza sui servizi idrici.
La relazione - ha esordito Cinti - fotografa la situazione in
Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2010, anno che può essere
considerato di transizione rispetto alla piena realizzazione
della riforma avviata con la legge Galli, ma che ha dovuto fare i
conti con una dinamica a volte eccessiva in campo legislativo che
ha creato condizioni di incertezza istituzionale e sul piano
operativo.
Il tema centrale del 2010 è stata la proposta di soppressione
degli ATO, che poi si è concretizzata in legge, ma a una prima
proroga al 31 dicembre 2011 è seguita una seconda, al 31 dicembre
di quest'anno, determinata dall'esito del referendum sull'acqua
del giugno 2011.
Tornando alla relazione, Cinti ha messo in evidenza come da una
parte si possa registrare il dato positivo di Udine che risulta
classificata tra le città con le tariffe meno care in Italia, al
quale però fa da contraltare il problema della dispersione degli
acquedotti. Se infatti il Friuli Venezia Giulia si assesta sul
35/36% (con la provincia di Gorizia che ha una dispersione del
40% a causa di una rete idrica troppo vecchia), in linea col dato
medio nazionale (36%), è ben al di sopra della media riferita al
solo Nord Italia, che è del 20%.
Serviranno quindi investimenti decisi per migliorare la
situazione, investimenti che comporteranno inevitabilmente un
rincaro delle tariffe. Tale operazione dovrà pertanto essere
sostenuta da una adeguata e corretta informazione all'opinione
pubblica, che oggi conosce l'acqua soltanto attraverso le tariffe
e che invece dovrà saperne di più sul sistema nel suo complesso,
fatto di investimenti alle strutture non solo per il trasporto
dell'acqua, ma anche per la depurazione e il deflusso.
Un'ultima questione toccata da Cinti ha riguardato il sistema
idrico nel suo complesso. Varrebbe la pena, a giudizio
dell'Autorità di vigilanza, pensare a un'unica struttura
regionale, dotata di personale specializzato nella valutazione di
bilanci e contabilità industriale, in grado di supportare le ATO
nella loro attività regolatoria che, assieme a quella di
pianificazione, rappresenta il fulcro della funzione pubblica. In
tal modo, le ATO potrebbero usufruire di un'unica organizzazione
stabile e professionalmente specializzata e dedicarsi così
prevalentemente all'attività programmatoria.
Il presidente Franz ha convenuto sulla necessità di ragionare in
termini di informazione sul perchè degli investimenti e non solo
sulle tariffe, per coinvolgere le persone su un tema che
diventerà sempre più centrale e delicato e per renderle
consapevoli che solo con una gestione più efficiente ed
equilibrata si potranno affrontare i problemi che le condizioni
climatiche stanno sempre più spesso facendo emergere.
(foto, immagini tv)