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UAR: Rosolen, su rigassificatore no decisioni calate dall'alto

09.03.2012
11:50
(ACON) Trieste, 9 mar - COM/AB - "Tondo è l'uomo delle valutazioni, degli approfondimenti, dei temporeggiamenti. Pensa di dimostrare così di essere un moderato? Sul rigassificatore siamo alle comiche".

Alessia Rosolen, consigliere regionale di Un'Altra Regione, punta dritta sul governatore. Lo inchioda alle sue responsabilità di presidente, e aggiunge: "Quattro anni fa avrei compreso la sua prudenza. Oggi non la accetto. Cosa vuol dire che deve capire bene? Quando pensa di avere un quadro sufficientemente chiaro? Verso il 2035? La legislatura si avvicina al termine, le decisioni strategiche dovrebbero essere state prese da tempo. Invece, qui ci si guarda negli occhi".

"Trieste non è Brindisi - aggiunge Alessia Rosolen - e nessuno può giocare agitando paragoni insostenibili. A Brindisi a favore del rigassificatore c'era gran parte del mondo sindacale, a riprova che probabilmente in quel caso c'erano reali prospettive di ricadute occupazionali sul territorio; a Trieste non c'è un solo sindacato a sostegno del progetto di Gas Natural, che non ha mai parlato di 1000 posti di lavoro".

"E, a dispetto di quanto Tondo e Ciriani continuano a sostenere, non è il Consiglio comunale di Trieste ad avere pregiudizi verso il rigassificatore, ma è il governatore ad averne nei confronti della massima assemblea politica cittadina. La posizione pressoché unanime espressa a Trieste e da oggi suffragata ulteriormente dal parere negativo della Provincia è frutto di valutazioni ben più ponderate ed equilibrate di certi spot. Dopo quattro anni Tondo non è stato capace di dare una sola risposta alle questioni irrisolte del capoluogo regionale, che rimangono sul tappeto allo stesso punto in cui le ha trovate, in alcuni casi aggravate dai ritardi e delle mancate decisioni della sua Giunta: Ferriera, sito inquinato, trasporti e portualità".

"Tondo - conclude - ha il dovere di convocare le forze di maggioranza e di opposizione che governano Comune e Provincia di Trieste per avviare un confronto che porti la Regione ad assumere una posizione che sia condivisa dal territorio. Non pensi Tondo di calare su Trieste una decisione che le sue Istituzioni locali non condividono".