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Pens: Ferone, Rai restituisca canoni che non bisognava versare

13.03.2012
11:09
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/AB - La Rai - evidenzia il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone in un'interrogazione alla Giunta - dopo aver chiesto (sulla base di una norma del 1938) a commercianti, titolari di uffici, aziende e attività commerciali il pagamento del canone tv se in possesso di strumenti quali computer, tablet e smartphone, il 21 febbraio scorso ha diffuso una nota nella quale ha fatto marcia indietro, specificando che "la lettera inviata dalla Direzione abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage), fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più televisori".

Con tale nota - aggiunge Ferone - la Rai, anche dopo un intervento del Ministero allo sviluppo economico, ha quindi dichiarato in modo palese che nulla è dovuto per il possesso dei mezzi tecnologici sopra citati, ma tra la lettera di richiesta del canone e la nota successiva è trascorso un certo tempo e sono state sollevate molte polemiche. Dal momento che probabilmente alcuni destinatari della lettera hanno versato quanto chiesto in un primo momento, Ferone invita la Giunta a intervenire nei confronti della Rai per sollecitare la restituzione celere di quanto versato.