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PD: Moretton, con Tondo costi Unioni montane raddoppiano

15.03.2012
15:33
(ACON) Trieste, 15 mar - COM/AB - La Giunta regionale ridefinisce la composizione delle Unioni montane a seguito delle segnalazioni di alcuni Comuni che hanno preferito altri ambiti territoriali e di altri che non hanno accettato di far parte di alcuna unione.

La nuova legge regionale voluta dal presidente Tondo - puntualizza il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton - che ha cancellato le Comunità montane prevedendo in loro sostituzione le Unioni montane, è un esempio di riforma mancata, sia da un lato che dall'altro, di un nuovo assetto del territorio montano che renderà difficile e complessa la gestione dei servizi.

Ma ciò che più di ogni altra valutazione dimostra il fallimento di una buona politica per la montana, è che la nuova legge regionale è stata attuata dopo un lunghissimo periodo commissariale di tre anni, che ha sconquassato il sistema d'intervento nei servizi e nei progetti d'investimento per la montagna. E ora, la legge delle Unioni ricadrà pesantemente sui costi dei Comuni, che dovranno pagare l'onere finanziario dei costi derivanti dalla moltiplicazione degli organi deputati alla gestione territoriale (da quattro comunità a otto unioni).

Quindi, il risultato è di otto nuovi presidenti, otto strutture organizzative con altrettanti dirigenti a capo delle stesse, pagati dai contribuenti regionali. Una situazione che in sede applicativa renderà evidente che la legge 14 non potrà funzionare perché piena di contraddizioni, tradotte da una serie di eccezioni che superano la regola, rendendola inesistente.

Di tutto ciò ne soffrirà ancora una volta il territorio. Un risultato per niente soddisfacente, che comporta il raddoppio dei costi. Questa è l'unica novità della politica di Tondo.