PD: Moretton, con Tondo costi Unioni montane raddoppiano
(ACON) Trieste, 15 mar - COM/AB - La Giunta regionale
ridefinisce la composizione delle Unioni montane a seguito delle
segnalazioni di alcuni Comuni che hanno preferito altri ambiti
territoriali e di altri che non hanno accettato di far parte di
alcuna unione.
La nuova legge regionale voluta dal presidente Tondo -
puntualizza il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton - che ha cancellato le Comunità montane prevedendo in
loro sostituzione le Unioni montane, è un esempio di riforma
mancata, sia da un lato che dall'altro, di un nuovo assetto del
territorio montano che renderà difficile e complessa la gestione
dei servizi.
Ma ciò che più di ogni altra valutazione dimostra il fallimento
di una buona politica per la montana, è che la nuova legge
regionale è stata attuata dopo un lunghissimo periodo
commissariale di tre anni, che ha sconquassato il sistema
d'intervento nei servizi e nei progetti d'investimento per la
montagna. E ora, la legge delle Unioni ricadrà pesantemente sui
costi dei Comuni, che dovranno pagare l'onere finanziario dei
costi derivanti dalla moltiplicazione degli organi deputati alla
gestione territoriale (da quattro comunità a otto unioni).
Quindi, il risultato è di otto nuovi presidenti, otto strutture
organizzative con altrettanti dirigenti a capo delle stesse,
pagati dai contribuenti regionali. Una situazione che in sede
applicativa renderà evidente che la legge 14 non potrà funzionare
perché piena di contraddizioni, tradotte da una serie di
eccezioni che superano la regola, rendendola inesistente.
Di tutto ciò ne soffrirà ancora una volta il territorio.
Un risultato per niente soddisfacente, che comporta il raddoppio
dei costi. Questa è l'unica novità della politica di Tondo.