V Comm: approvato ddl termini elezioni amministrative maggio 2012
(ACON) Trieste, 15 mar - RC - Due articoli per definire, senza
dare adito a dubbi interpretativi e dunque non incorrere in
possibili ricorsi, i termini di presentazione delle candidature
per le elezioni amministrative di maggio prossimo. È quanto ha
approvato trasversalmente, con la sola astensione di IdV, la V
Commissione consiliare presieduta da Roberto Marin (Pdl) alla
presenza dell'assessore regionale Andrea Garlatti.
Domenica 6 e lunedì 7 maggio prossimi, infatti, in 26 Comuni del
Friuli Venezia Giulia si terranno le lezioni amministrative, al
pari di quanto accadrà in diverse Regioni a Statuto ordinario.
Quella data, però, fa coincidere la presentazione delle
candidature con i due giorni che precedono le festività pasquali
(Pasqua ricorre domenica 8 aprile). Conseguentemente,
l'ammissione delle candidature da parte degli Uffici preposti,
che deve aver luogo entro il giorno successivo, sarebbe
effettuata proprio il giorno di Pasqua.
A livello nazionale, per evitare l'inconveniente della
presentazione e ammissione delle candidature nel corso delle
festività pasquali, il Governo, con un decreto legge dello scorso
27 febbraio, ha previsto che, per le sole elezioni amministrative
della primavera 2012, la presentazione delle candidature e delle
liste avvenga quattro giorni prima rispetto ai termini previsti
dalla normativa, ovvero avvenga dalle 8.00 alle 20.00 del 34esimo
(anziché 30esimo) giorno antecedente il voto, e dalle 8.00 alle
12.00 del 33esimo (anziché 29esimo) giorno antecedente il voto.
In sostanza, le candidature saranno presentate lunedì 2 e martedì
3 aprile, anziché venerdì 6 e sabato 7 aprile.
In tema di presentazione delle candidature la nostra Regione
applica la normativa nazionale. Tuttavia, poiché nel caso
specifico si tratta di una disciplina derogatoria e transitoria
riferita alle elezioni nazionali, qualcuno potrebbe mettere in
discussione l'automatica applicabilità della disposizione anche
alle elezioni amministrative di competenza regionale.
Ecco che, sentiti il ministero dell'Interno e l'Avvocatura
regionale che hanno ribadito l'applicabilità della deroga anche
in Friuli Venezia Giulia, si è comunque sposata la tesi che, per
mettere in sicurezza il procedimento elettorale a fronte di
possibili ricorsi nella fase di presentazione delle candidature,
la Regione approvi una legge propria con la quale recepire
espressamente le misure adottate dallo Stato.
Nel frattempo gli uffici regionali, proprio perché si tratta di
una legge interpretativa e dalla quale non dipende l'avvio del
procedimento elettorale, già da giorni stanno dando indicazioni a
Comuni, partiti e movimenti politici tenendo conto dei 34 giorni
e non dei 30.
Relatori in Aula saranno Antonio Pedini (Pdl) e Franco Brussa
(PD) di maggioranza, Alessandro Corazza (Idv) di opposizione.
Il dibattito aveva visto dire allo stesso Corazza, così come a
Igor Kocijancic (SA) e Alessandro Tesini (PD), che il
provvedimento non doveva assolutamente essere utilizzato dalla
maggioranza, in sede d'Aula, per presentare altre disposizioni di
carattere elettorale. La Giunta - ha risposto l'assessore
Garlatti - non ha alcuna intenzione in tal senso.
(immagini tv)