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V Comm: approvato ddl termini elezioni amministrative maggio 2012

15.03.2012
15:48
(ACON) Trieste, 15 mar - RC - Due articoli per definire, senza dare adito a dubbi interpretativi e dunque non incorrere in possibili ricorsi, i termini di presentazione delle candidature per le elezioni amministrative di maggio prossimo. È quanto ha approvato trasversalmente, con la sola astensione di IdV, la V Commissione consiliare presieduta da Roberto Marin (Pdl) alla presenza dell'assessore regionale Andrea Garlatti.

Domenica 6 e lunedì 7 maggio prossimi, infatti, in 26 Comuni del Friuli Venezia Giulia si terranno le lezioni amministrative, al pari di quanto accadrà in diverse Regioni a Statuto ordinario. Quella data, però, fa coincidere la presentazione delle candidature con i due giorni che precedono le festività pasquali (Pasqua ricorre domenica 8 aprile). Conseguentemente, l'ammissione delle candidature da parte degli Uffici preposti, che deve aver luogo entro il giorno successivo, sarebbe effettuata proprio il giorno di Pasqua.

A livello nazionale, per evitare l'inconveniente della presentazione e ammissione delle candidature nel corso delle festività pasquali, il Governo, con un decreto legge dello scorso 27 febbraio, ha previsto che, per le sole elezioni amministrative della primavera 2012, la presentazione delle candidature e delle liste avvenga quattro giorni prima rispetto ai termini previsti dalla normativa, ovvero avvenga dalle 8.00 alle 20.00 del 34esimo (anziché 30esimo) giorno antecedente il voto, e dalle 8.00 alle 12.00 del 33esimo (anziché 29esimo) giorno antecedente il voto. In sostanza, le candidature saranno presentate lunedì 2 e martedì 3 aprile, anziché venerdì 6 e sabato 7 aprile.

In tema di presentazione delle candidature la nostra Regione applica la normativa nazionale. Tuttavia, poiché nel caso specifico si tratta di una disciplina derogatoria e transitoria riferita alle elezioni nazionali, qualcuno potrebbe mettere in discussione l'automatica applicabilità della disposizione anche alle elezioni amministrative di competenza regionale.

Ecco che, sentiti il ministero dell'Interno e l'Avvocatura regionale che hanno ribadito l'applicabilità della deroga anche in Friuli Venezia Giulia, si è comunque sposata la tesi che, per mettere in sicurezza il procedimento elettorale a fronte di possibili ricorsi nella fase di presentazione delle candidature, la Regione approvi una legge propria con la quale recepire espressamente le misure adottate dallo Stato.

Nel frattempo gli uffici regionali, proprio perché si tratta di una legge interpretativa e dalla quale non dipende l'avvio del procedimento elettorale, già da giorni stanno dando indicazioni a Comuni, partiti e movimenti politici tenendo conto dei 34 giorni e non dei 30.

Relatori in Aula saranno Antonio Pedini (Pdl) e Franco Brussa (PD) di maggioranza, Alessandro Corazza (Idv) di opposizione.

Il dibattito aveva visto dire allo stesso Corazza, così come a Igor Kocijancic (SA) e Alessandro Tesini (PD), che il provvedimento non doveva assolutamente essere utilizzato dalla maggioranza, in sede d'Aula, per presentare altre disposizioni di carattere elettorale. La Giunta - ha risposto l'assessore Garlatti - non ha alcuna intenzione in tal senso.

(immagini tv)