PD: Brussa, aumentare dotazione economica lavori socialmente utili
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/AB - La necessità di aumentare la
dotazione economica delle legge 11/2009 che consente alle
Amministrazione locali di utilizzare lavoratori in cassa
integrazione e mobilità o, in subordine, rinunciare a utilizzarli
all'interno dell'Amministrazione regionale, è quanto chiede il
consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa con
un'interrogazione alla Giunta.
Brussa ricorda che la Regione sostiene le Amministrazioni
pubbliche che promuovono progetti che prevedono, nel rispetto del
principio delle pari opportunità tra uomo e donna, prestazioni di
attività socialmente utili mediante l'utilizzo di lavoratori in
cassa integrazione. L'utilizzo di tali lavoratori - prosegue
l'esponente PD - è diventa ormai una prassi non solo per le varie
Amministrazione pubbliche, ma anche per le Università, per le
aziende pubbliche per i servizi alla persona e anche per i
tribunali che, così facendo, riescono a far fronte alla carenze
di personale dovute alle sempre più pressanti restrizioni in
materia di assunzioni del personale.
Su questo fronte la nostra Regione è intervenuta nel 2009 con
6.130.000 euro finanziando 990 posti di lavoro, e nel 2010 con
6.140.000 finanziando 957 posti, per progetti di manutenzione del
patrimonio immobiliare e delle aree verdi, di sistemazione di
archivi, di ausilio al pubblico e ai servizi alla persona e di
pulizia di edifici.
Quest'anno però - denuncia Brussa - sono stati stanziati solo 3
milioni di euro che, secondo le stime, finanzierebbero circa 470
posti, mettendo in crisi le Amministrazioni locali che, oltre al
blocco del turnover, sono alle prese con trasferimenti ridotti.
Come non bastasse, una recente delibera della Giunta regionale ha
ipotizzato l'utilizzo di tali lavoratori anche presso
l'Amministrazione regionale.
È del tutto evidente - continua l'esponente PD - che così agendo
la Regione finirà per sottrarre parte delle risorse economiche
finora destinate alle altre Amministrazioni pubbliche.
Da qui l'azione di Brussa nei confronti della Giunta affinché
venga aumentata la dotazione economica sì da consentire che i 470
posti ipotizzati vadano tutti a beneficio del sistema delle
autonomie locali o, in subordine, non sia dato corso alla
delibera per non mettere in ulteriore difficoltà le nostre
Amministrazioni locali già alle prese con trasferimenti ridotti e
blocco del turnover.