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Idv: Corazza, incompatibilità Commissario TAV e Commissario VIA

19.03.2012
15:35
(ACON) Trieste, 19 mar - COM/RC - Non si può essere contemporaneamente Commissario per il Treno ad alta velocità/alta capacità (TAV) e membro della Commissione ministeriale per la valutazione di impatto ambientale (VIA) chiamata a esprimersi sulla stessa opera.

Lo sostiene a gran voce Alessandro Corazza, capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, che sulla questione ha presentato un'interrogazione urgente al presidente Tondo per chiedere se la Regione "intenda rimanere immobile di fronte all'acclarata situazione di conflitto di interesse oppure ritenga opportuno chiedere al Governo nazionale di provvedere alla rimozione immediata, e comunque prima che la Commissione VIA esprima il giudizio in merito all'opera, per incompatibilità, dell'architetto Bortolo Mainardi da uno degli incarichi affidatigli".

La vicenda è quella che riguarda l'Asse ferroviario Venezia-Trieste, un'opera - sottolinea sempre Corazza - i cui costi si stimano in circa 7,4 miliardi di euro e il cui impatto ambientale preoccupa non poco le associazioni ambientaliste e i cittadini. Progettazione e costruzione sono a cura di RFI; la linea sarà lunga 155 chilometri. Nella definizione del progetto sono assunti gli standard propri delle nuove linee ferroviarie AV-AC, ossia una velocità di 250-300 km/h per la linea e una di 160 km/h per le interconnessioni con la rete esistente e un esercizio misto per il trasporto di merci e passeggeri.

Il 22 giugno 2011, il Governo ha emesso un decreto di nomina dell'architetto Mainardi a Commissario straordinario per l'Asse ferroviario Venezia-Trieste e gli ha affidato il compito principale di coordinare l'iter del progetto sul territorio, ciò anche su pressione dei presidenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto affinché si sbloccasse la situazione e si procedesse quanto prima all'avvio del progetto.

Elementari criteri di ragionevolezza e di correttezza giuridico-amministrativa - dichiara Corazza - impongono che i due ruoli di cui è investito Mainardi non debbano mai essere ricoperti dalla stessa persona, che altrimenti assumerebbe il ruolo di "giudice" sulla compatibilità ambientale delle opere che deve realizzare. Ci auspichiamo che la Regione prenda una chiara posizione prima che sia troppo tardi, non capendo il motivo del silenzio fin qui prodotto sulla vicenda.