LN:credito alle imprese,quale l'atteggiamento del sistema bancario
(ACON) Trieste, 20 mar - COM/MPB - I consiglieri regionali
della Lega Nord, Federico Razzini, Danilo Narduzzi e Mara Piccin,
con una interrogazione al presidente della Regione e
all'assessore competente, chiedono se corrisponda a verità che le
banche regionali si rifiutino di concedere credito alle aziende
benché garantito dai Confidi e se sia legittima la pratica che
potrebbe essere entrata in vigore secondo la quale, per avere
accesso al credito, le aziende sono costrette all'onere di
ulteriori fideiussioni o garanzie rispetto a quelle dei Confidi.
I consiglieri leghisti vogliono, inoltre, sapere come la Giunta
intenda attivarsi e quali misure intenda assumere per favorire la
ripresa della linea di credito dal sistema bancario a favore
delle imprese del FVG.
In premessa i consiglieri ricordano che la crisi dei mercati
finanziari internazionali e la difficoltà di accesso al credito
da parte delle microimprese e delle PMI sono oggi criticità di
assoluto rilievo e che una delle misure che compongono il
pacchetto anticrisi messo in atto dalla nostra Regione è tesa a
favorire proprio il rapporto tra banche e Confidi affinché sia
più diretto l'accesso al credito per le imprese.
Inoltre, sottolineano che, al fine di promuovere competitività e
occupazione, innovazione e ricerca, otto Confidi operanti in
Friuli Venezia Giulia si sono riuniti, per la prima volta, per
gestire il Fondo di Garanzia sull'Innovazione del FESR 2007-2013
(Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) che, in totale, mette a
disposizione risorse finanziarie per 22 milioni di euro. Il
fondo, grazie ai Confidi - (che globalmente associano oltre
26.000 imprese e garantiscono finanziamenti per oltre 1 miliardo
di euro) - può garantire operazioni fino a complessivi 110
milioni di euro.
Razzini, Narduzzi e Piccin annotano altresì che la recente
riforma regionale per l'accesso al credito consentirà alle
imprese di presentarsi al sistema bancario contando anche sulle
garanzie di Confidi con una notevole riduzione del rischio per le
banche; che il sistema bancario nazionale ha ricevuto dall'Europa
oltre 60 miliardi di euro; che quando un'azienda iscritta a un
Confidi si rivolge alla propria banca per ottenere del credito
(affidamenti, autoliquidante, anticipo fatture, finanziamenti
etc.), l'istituto bancario dovrebbe essere maggiormente propenso
a concederlo in quanto può contare sulla co-garanzia del
Consorzio di Garanzia Fidi.
Però - aggiungono i tre consiglieri - da numerose segnalazioni
risulta che molte banche che operano nella nostra Regione si
rifiutino di concedere il credito, benché garantito dal Confidi,
adducendo diverse motivazioni, tra cui l'abbassamento del rating,
e addirittura sembra che vengano richieste ulteriori garanzie e
fideiussioni per la liquidazione del credito, con evidente
aggravio dei costi per le imprese. Così, per il bene economico
nazionale e regionale - i tre esponenti della Lega - ritengono si
debba ripristinare assolutamente il flusso di finanziamenti alle
imprese che costituiscono la cellula vitale dell'intero sistema
economico.