News


LN:credito alle imprese,quale l'atteggiamento del sistema bancario

20.03.2012
12:33
(ACON) Trieste, 20 mar - COM/MPB - I consiglieri regionali della Lega Nord, Federico Razzini, Danilo Narduzzi e Mara Piccin, con una interrogazione al presidente della Regione e all'assessore competente, chiedono se corrisponda a verità che le banche regionali si rifiutino di concedere credito alle aziende benché garantito dai Confidi e se sia legittima la pratica che potrebbe essere entrata in vigore secondo la quale, per avere accesso al credito, le aziende sono costrette all'onere di ulteriori fideiussioni o garanzie rispetto a quelle dei Confidi.

I consiglieri leghisti vogliono, inoltre, sapere come la Giunta intenda attivarsi e quali misure intenda assumere per favorire la ripresa della linea di credito dal sistema bancario a favore delle imprese del FVG.

In premessa i consiglieri ricordano che la crisi dei mercati finanziari internazionali e la difficoltà di accesso al credito da parte delle microimprese e delle PMI sono oggi criticità di assoluto rilievo e che una delle misure che compongono il pacchetto anticrisi messo in atto dalla nostra Regione è tesa a favorire proprio il rapporto tra banche e Confidi affinché sia più diretto l'accesso al credito per le imprese.

Inoltre, sottolineano che, al fine di promuovere competitività e occupazione, innovazione e ricerca, otto Confidi operanti in Friuli Venezia Giulia si sono riuniti, per la prima volta, per gestire il Fondo di Garanzia sull'Innovazione del FESR 2007-2013 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) che, in totale, mette a disposizione risorse finanziarie per 22 milioni di euro. Il fondo, grazie ai Confidi - (che globalmente associano oltre 26.000 imprese e garantiscono finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro) - può garantire operazioni fino a complessivi 110 milioni di euro.

Razzini, Narduzzi e Piccin annotano altresì che la recente riforma regionale per l'accesso al credito consentirà alle imprese di presentarsi al sistema bancario contando anche sulle garanzie di Confidi con una notevole riduzione del rischio per le banche; che il sistema bancario nazionale ha ricevuto dall'Europa oltre 60 miliardi di euro; che quando un'azienda iscritta a un Confidi si rivolge alla propria banca per ottenere del credito (affidamenti, autoliquidante, anticipo fatture, finanziamenti etc.), l'istituto bancario dovrebbe essere maggiormente propenso a concederlo in quanto può contare sulla co-garanzia del Consorzio di Garanzia Fidi.

Però - aggiungono i tre consiglieri - da numerose segnalazioni risulta che molte banche che operano nella nostra Regione si rifiutino di concedere il credito, benché garantito dal Confidi, adducendo diverse motivazioni, tra cui l'abbassamento del rating, e addirittura sembra che vengano richieste ulteriori garanzie e fideiussioni per la liquidazione del credito, con evidente aggravio dei costi per le imprese. Così, per il bene economico nazionale e regionale - i tre esponenti della Lega - ritengono si debba ripristinare assolutamente il flusso di finanziamenti alle imprese che costituiscono la cellula vitale dell'intero sistema economico.