CR:pdl tatuaggio e piercing, relatori Lupieri e Venier Romano (3)
(ACON) Trieste, 21 mar - MPB - Il Consiglio regionale ha quindi
avviato l'esame della proposta di legge riguardante le attività
di tatuaggio e di piercing e le pratiche correlate, presentata
dai consiglieri del Gruppo del Partito democratico, relatori di
maggioranza per l'Aula Sergio Lupieri (PD), primo firmatario del
provvedimento, e Giorgio Venier Romano (UDC), essendo stato
approvato all'unanimità in seno alla III Commissione.
L'esigenza di approvare una disciplina regionale delle attività
di tatuaggio e piercing nasce - ha spiegato Lupieri - dalla
necessità di colmare un vuoto normativo lasciato dal legislatore
statale. Mancando una disciplina organica in materia a livello
nazionale, anche il Friuli Venezia Giulia punta a fare quello che
già la Toscana ha fatto con propria legge, mentre diverse altre
Regioni hanno adottato provvedimenti amministrativi.
L'attività di tatuaggio consiste nella colorazione permanente di
parti del corpo ottenuta con l'introduzione o penetrazione
sottocutanea e intradermica di pigmenti mediante aghi o con
tecnica di scarificazione per formare disegni o figure indelebili
e perenni. Il termine inglese "piercing", che significa "forare",
comprende l'applicazione di anelli o altri monili in varie parti
del corpo.
Il ricorso a tatuaggi e piercing è così diffuso, specie tra i
giovani, da rendere necessaria una regolamentazione precisa, per
tutelare la salute di chi ricorre a queste pratiche e per
garantire la serietà e la professionalità degli operatori.
Infatti, i problemi di sicurezza sono prevalentemente connessi
alla prevenzione delle infezioni, poiché non è raro che durante
un tatuaggio o l'applicazione di un piercing si crei un contatto
con il sangue che può generare problemi anche seri. La
contaminazione ematica può avvenire attraverso gli strumenti
utilizzati che, penetrando attraverso la pelle, possono
trasmettere virus (epatite B e C o HIV, per esempio) e batteri
(pericolosissimo lo stafilococco). Rischi, anche gravi, per la
salute possono derivare pure da fattori connessi alle condizioni
di igiene personale e dell'ambiente di lavoro o alla carenza di
tecniche asettiche o, ancora, dal corretto uso delle attrezzature
e dei materiali, e pure dai prodotti utilizzati (per esempio i
pigmenti impiegati).
Lupieri, ricordando le indicazioni emerse dalle audizioni, ha
quindi descritto, articolo per articolo, i contenuti della
proposta di legge.
Dal canto suo il consigliere Venier Romano, pur dichiarando la
sua personale contrarietà a queste pratiche, ha sottolineato
l'importanza che esse, proprio perché apprezzate da tante
persone, siano regolamentate in maniera da evitare al massimo i
rischi, soprattutto sanitari. Venier Romano ha anche ricordato
alcune modificazioni apportate al testo originario per il
necessario raccordo con le nuove norme regionali in materia di
artigianato.
(immagini tv)
(segue)