IdV:Corazza su Commissario TAV e conflitto interessi,insoddisfatto
(ACON) Trieste, 21 mar - COM/MPB - Si è svolto oggi in Aula il
botta e risposta tra Alessandro Corazza (capogruppo dell'Italia
dei Valori) e la Giunta regionale sulla questione del conflitto
d'interessi sollevata dal Wwf e raccolta dal consigliere
regionale in capo al Commissario straordinario per la Tav nel
tratto Venezia-Trieste che allo stesso tempo è membro della
commissione VIA statale che deve giudicare l'impatto ambientale
dell'opera sul territorio. Corazza nell'interrogazione chiedeva
che la Giunta regionale si attivasse presso il Ministero affinché
risolvesse la situazione rimuovendolo da uno dei due incarichi.
Nella risposta, avvenuta per bocca dell'assessore Riccardi che si
è limitato a leggere un testo preparato dall'assessore Ciriani,
impegnato all'estero, si specificava che il servizio di VIA
regionale non ha competenza in materia di nomina dei componenti
della VIA statale, cosa mai chiesta né messa in dubbio
nell'interrogazione dell'esponente Idv.
"Ne deduco - ha replicato Corazza - che la Regione non solo non
ha intenzione di fare nulla per rimediare al conflitto di
interessi, ma ne è stata essa stessa l'artefice, in quanto è
stato proprio Tondo a indicarne il nome con una lettera al
Ministero già nel settembre 2010, sapendo che egli faceva parte
della Commissione VIA fin dal 2008, ed era anche membro del Cda
dell'Anas. Non aver risposto, o meglio, aver risposto in maniera
da farci pensare che non abbiano neppure letto la nostra
interrogazione, denota mancanza di rispetto per tutti quei
cittadini che si aspettano il rispetto delle regole e dei
principi sacrosanti che Stato e Regione devono garantire".
Questo conflitto d'interessi viene condannato da Corazza "in
quanto chi riveste incarichi pubblici deve perseguire l'interesse
generale con imparzialità per cui è inaccettabile che questa
persona sia da una parte commissario straordinario dell'opera in
realizzazione e dall'altra componente della commissione VIA che
deve giudicare la compatibilità ambientale della medesima opera
che egli stesso deve realizzare. Elementari criteri di
ragionevolezza e di correttezza amministrativa imporrebbero che i
due ruoli venissero ricoperti da due distinte persone, a tutela
dell'interesse generale, e quindi dell'ambiente e della salute
umana, mentre la Regione vuole accentrare tutte le decisioni e il
potere su un'unica persona che porti avanti la linea del governo
per imporla arbitrariamente su tutto e su tutti".
"Se è così che intendete affrontare la questione della Tav in
Friuli Venezia Giulia - ha concluso Corazza, rivolgendosi alla
Giunta - siete voi stessi che create e alimentate le condizioni
affinché crescano movimenti di protesta e si creino situazioni di
rottura tra i cittadini, che giustamente pretendono correttezza,
e le istituzioni, che dimostrano di non rispettarla".