Pdl:Novelli,petizione su CCSVI riconoscimento a esigenze dei malati
(ACON) Trieste, 21 mar - COM/MPB - "Un ulteriore riconoscimento
alle giuste esigenze dei malati, pur nella consapevolezza che la
sperimentazione scientifica deve proseguire per dare una corretta
valutazione sul rapporto tra la malformazione venosa e la
patologia della sclerosi multipla".
E' questo il commento del consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli che esprime soddisfazione sulla votazione da parte
dell'Aula della petizione n. 24 - di cui è stato relatore di
maggioranza - sul ripristino delle cure per l'insufficienza
venosa cerebro spinale e la promozione dell'avvio di centri
multidisciplinari per la diagnosi nel FVG, nonchè l'ordine del
giorno collegato.
"La sclerosi multipla - rileva Novelli - è una grave malattia
cronica che colpisce il sistema nervoso centrale, la cui origine
è ancora sconosciuta, e che comporta conseguenze anche molto
gravi di disabilità che colpiscono soprattutto i giovani. La
terapia farmacologica attualmente disponibile non permette la
guarigione e si limita al più a rallentare il decorso della
malattia.
"In questo quadro - ricorda Novelli - si inserisce la ricerca del
prof. Zamboni, chirurgo vascolare di Ferrara, il quale ha
scoperto una nuova patologia vascolare che sembra essere
fortemente correlata alla sclerosi multipla e che è oggetto della
petizione approvata oggi. Petizione che è stata firmata da quasi
11mila cittadini del FVG ed appoggiata da sessanta
amministrazioni comunali e due provinciali. L'ordine del giorno
collegato prevede che la diagnosi ed il trattamento della CCSVI
(Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale) nei pazienti con
sclerosi multipla all'interno del Sistema Sanitario Regionale
dovrà avvenire secondo quanto raccomandato nelle circolari
ministeriali del 27 ottobre 2010 e del 4 marzo 2011, e comunque
rispettando l'autonomia e libera scelta del medico nel trattare
le anomalie dell'apparato vascolare e la partecipazione agli
studi sul tema.
"La votazione della petizione rappresenta un passo molto
importante per le persone malate e per le loro famiglie che,
naturalmente, ripongono le loro speranze nelle nuove tecniche di
sperimentazione in cui - conclude Novelli - viene data ai medici
l'opportunità di lavorare secondo scienza e coscienza".