News


PD: Brussa, aeroporto Ronchi, non è tutto oro ciò che brilla

27.03.2012
16:55
(ACON) Trieste, 27 mar - COM/AB - Riferendosi all'audizione in II Commissione del presidente dell'Aeroporto Fvg Sergio Dressi, il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, pur sottolineando alcune positive azioni svolte, ha affermato che non è tutto oro ciò che brilla.

Infatti - ha spiegato - l'aeroporto regionale in questi anni è stato abbondantemente finanziato dalla Regione come non mai, non solo per l'acquisizione totale delle quote, ma anche per interventi strutturali e per l'acquisizioni di nuove tratte, Milano in particolare.

Brussa ha anche sottolineato che, nonostante le tante promesse e il raggiungimento della concessione quarantennale, non si è ancora completata l'azione di rilancio dello scalo attraverso una gara che permetta allo stesso di avere ben altre potenzialità. Non a caso è stato lo stesso presidente della SAVE, che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, soltanto qualche giorno fa a denunciare che nessun contatto c'è finora stato.

Anche in riferimento all'aumento del numero di passeggeri registratisi nell'ultimo anno non c'è troppo da enfatizzare (come invece fanno gli esponenti del centrodestra), in quanto tale aumento è dovuto in gran parte, oltre che ai tanti militari che raggiungono le basi dei nostri contingenti all'estero, anche alla chiusura dell'aeroporto di Treviso protrattasi per molti mesi e ad alcuni nuovi voli charter. Voli charter, però, che non essendo accompagnati da alcune interessanti proposte di carattere turistico, proposte dalla Regione, non fanno altro che scaricare passeggeri che poi si dirigono verso località turistiche venete o d'oltre confine.

In barba poi alla nostra ripetuta vocazione internazionale - conclude Brussa - gli unici voli che raggiungono capitali europee da Ronchi dei Legionari sono quello per Tirana due volte a settimana, e Londra quattro volte a settimana. Non parliamo poi dei costi dei biglietti con Alitalia, che risultano essere mediamente due, se non tre volte il costo per una medesima tratta nazionale in partenza da Venezia.