II Comm: audizione presidente Aeroporto FVG (1)
(ACON) Trieste, 27 mar - RC - Si è seduto al tavolo della II
Commissione consiliare forte del record dei transiti, con
860.000 passeggeri lo scorso anno e guardando a raggiungere quota
un milione per il 2012, e del bilancio attivo del 2011, Sergio
Dressi, presidente di Aeroporto FVG, la società con unico socio
la Regione da quando quest'ultima ha acquistato le quote del
Consorzio formato da Comuni, Province, Camere di Commercio e
istituto di credito.
Invitato in audizione dal presidente Federico Razzini (LN), a sua
volta sollecitato da Roberto Antonaz (SA-PRC), che però auspicava
la presenza anche dell'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo
Riccardi, per poter affrontare la questione della cessione della
quota di maggioranza della Regione attraverso un bando di gara a
evidenza pubblica, che per il consigliere di opposizione presenta
alcune ombre come la mancata previsione di trattative per il
settore merci e garanzie per il personale.
Il mandato del Consiglio di Amministrazione della società
aeroportuale, votato a maggio 2009 - ha detto Dressi - sta per
terminare. Gli ottimi risultati del 2011 sono da attribuire a un
rinnovato rapporto tra società di gestione e il socio Regione
sulla base del Piano strategico elaborato nel 2010. Purtroppo, a
fronte degli investimenti che la SpA comunque attua, continua a
pesare la mancata sottoscrizione del contratto di programma da
parte dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac). Questo
fatto ci impedisce di aggiornare le tariffe dell'aeroporto, ferme
da 20 anni.
Quanto alle collaborazioni, sta dando i suoi frutti quella con
TurismoFVG, che sul versante russo ha portato alla conferma dei
collegamenti con Mosca più nuovi voli con Perm; Ryanair ha
aggiunto gli scali di Bari e Barcellona; con Julia Viaggi si sono
confermate le isole greche dello scorso anno più Cefalonia; da
giugno ci sarà Palermo con la nuova compagnia low cost Volotea.
Con Alitalia si sta cercando di riportare il collegamento su
Parigi, che è un mio chiodo fisso però le difficoltà - non ha
nascosto Dressi - sono molte. Intanto i collegamenti diretti con
Monaco, Milano e Roma permettono a imprese e cittadini di poter
raggiungere da lì tutte le parti del mondo.
Il futuro, anche se non prima del 2015, ha in calendario la
nascita del Polo intermodale di Ronchi: il progetto, finanziato
con 3,5 milioni dalla Regione e 5 milioni di fondi comunitari,
prevede nei pressi dello scalo una nuova stazione ferroviaria,
un'autostazione per le corriere e un ampio parcheggio. Quando
anche l'aeroporto veneziano di Tessera avrà completato i propri
lavori (anche se in questo caso si parla del 2020 perché il
progetto è più complesso), i due scali saranno raggiungibili via
rotaia in meno di mezz'ora e si creerà un vero Polo aeroportuale
del Nord-Est.
Tra Venezia, Treviso e Trieste - ha aggiunto Dressi - si contano
circa 10 milioni di passeggeri l'anno e per il 2020 è previsto
possano raddoppiare. Noi possiamo arrivare a gestire un milione
di utenti, poi le dimensioni dello scalo impediscono di andare
oltre. Ma abbiamo dato mandato a Friulia, a titolo gratuito, di
studiare un progetto di marketing d'area affinché in aeroporto si
possa insediare un operatore della logistica per aumentare la
parte dei cargo. Quello di Ronchi è uno scalo piccolo ma aperto
24 ore su 24: questo può essere utile per incentivare un'attività
di merci.
Infine, il presidente non ha mancato di rendere noto che due anni
fa lo scalo era stato valutato 8 milioni, oggi ne vale 13; sono
iniziati i lavori di costruzione di una pensilina di copertura
per i passeggeri che così potranno sbarcare senza bagnarsi in
caso di pioggia; 10 dipendenti sono stati stabilizzati e sono
state assunte due persone diversamente abili come previsto dalla
legge.
(foto; immagini tv)
(segue)