PD: Lupieri, ddl su portualità regionale limitato e inadeguato
(ACON) Trieste, 28 mar - COM/AB - L'autorità portuale di
Trieste sarà la grande assente domani in IV Commissione, non
essendo stata invitata alle audizioni sul disegno di legge
d'iniziativa della Giunta regionale che intende disciplinare la
portualità di competenza regionale. Saranno invece presenti ANCI,
UPI, Enti locali, Porto di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro,
agenti marittimi, spedizionieri, operatori marittimi,
Confindustria, Camera di Commercio Udine e Gorizia, e via
dicendo, quindi l'intero mondo economico produttivo collegato
alle attività portuali.
A metterlo in evidenza è Sergio Lupieri, consigliere regionale
del PD, che sottolinea come la proposta normativa sulla
portualità vada subito fuori rotta, dimostrando tutta
l'inadeguatezza e la limitatezza che il gruppo del Partito
Democratico ha sempre sostenuto.
Non è possibile - aggiunge Lupieri - affrontare il tema della
portualità regionale senza una visione complessiva d'insieme che
vada costruire sinergie tra i tre porti della Regione: Trieste,
Monfalcone e San Giorgio di Nogaro. Quando un terminalista o un
armatore guarda ai traffici dal Far East all'Europa, non guarda
all'Alto Adriatico come singola località ma come una piattaforma
di sbarco per le sue merci. Infatti, laddove ci fossero le
condizioni normative nazionali, sarebbe utile ragionare in
termini di un'unica Autorità portuale regionale, responsabile
per i tre porti del Friuli Venezia Giulia.
Questo disegno di legge invece - conclude l'esponente del PD -
accentra tutto a livello di assessorato, pianifica senza
programmare e non crea rapporti di partnership nelle scelte di
politica dei trasporti marittimi, prevedendo opportune forme di
coordinamento tra la Regione e l'Autorità portuale di Trieste.