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PD: Lupieri, ddl su portualità regionale limitato e inadeguato

28.03.2012
12:07
(ACON) Trieste, 28 mar - COM/AB - L'autorità portuale di Trieste sarà la grande assente domani in IV Commissione, non essendo stata invitata alle audizioni sul disegno di legge d'iniziativa della Giunta regionale che intende disciplinare la portualità di competenza regionale. Saranno invece presenti ANCI, UPI, Enti locali, Porto di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, agenti marittimi, spedizionieri, operatori marittimi, Confindustria, Camera di Commercio Udine e Gorizia, e via dicendo, quindi l'intero mondo economico produttivo collegato alle attività portuali.

A metterlo in evidenza è Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD, che sottolinea come la proposta normativa sulla portualità vada subito fuori rotta, dimostrando tutta l'inadeguatezza e la limitatezza che il gruppo del Partito Democratico ha sempre sostenuto.

Non è possibile - aggiunge Lupieri - affrontare il tema della portualità regionale senza una visione complessiva d'insieme che vada costruire sinergie tra i tre porti della Regione: Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro. Quando un terminalista o un armatore guarda ai traffici dal Far East all'Europa, non guarda all'Alto Adriatico come singola località ma come una piattaforma di sbarco per le sue merci. Infatti, laddove ci fossero le condizioni normative nazionali, sarebbe utile ragionare in termini di un'unica Autorità portuale regionale, responsabile per i tre porti del Friuli Venezia Giulia.

Questo disegno di legge invece - conclude l'esponente del PD - accentra tutto a livello di assessorato, pianifica senza programmare e non crea rapporti di partnership nelle scelte di politica dei trasporti marittimi, prevedendo opportune forme di coordinamento tra la Regione e l'Autorità portuale di Trieste.