News


III Comm: audizioni proposta di legge contro manipolazione mentale

29.03.2012
16:24
(ACON) Trieste, 29 mar - AB - Trecento richieste di aiuto solo nel 2011 e solo in Friuli Venezia Giulia, avanzate dai diretti interessati o, più spesso, dalle loro famiglie. Aiuto per uscire da gruppi e comunità dove vengono sottoposti al controllo e alla manipolazione mentale. In qualche caso vere e proprie sette.

Un dato allarmante che ha convinto il consigliere regionale Roberto Asquini (Gruppo Misto) a presentare una proposta di legge per cercare di contrastare questo fenomeno. Proposta che è stata condivisa e sottoscritta anche dai colleghi Luigi Ferone (Pens), Edoardo Sasco (UDC) e Mara Piccin (LN).

Il testo legislativo si basa su questi concetti: promuovere progetti di sostegno contro ogni forma di manipolazione e di controllo nella vita di relazione; dare risposte al malessere percepito offrendo un aiuto concreto attraverso sportelli di supporto - con l'apporto di professionisti di area sociologica, pedagogica, psicologica e giuridica - per assistere i diretti interessati e le loro famiglie.

L'approccio al problema è innovativo, quindi diverso, così centrato ed efficace da attirare l'attenzione della comunità internazionale. Ad affermarlo sono stati i rappresentanti di diversi organismi che sono stati chiamati dalla III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), a esprimere un giudizio sulla proposta: Cristina Caparesi dell'ICSA, organizzazione internazionale sorta proprio per contrastare questo fenomeno; Paolo Ballaben dell'associazione di volontariato SOS abusi psicologici; Teresa Dennetta della cooperativa sociale Exit SCS onlus; Silvana Pasqualis, che ha portato il suo contributo forte anche dell'esperienza maturata fino a qualche anno fa nel GRIS, Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa.

Il controllo e la manipolazione mentale nei gruppi - è stato osservato dagli intervenuti - è un fenomeno (denominato snapping, l'epidemia americana di cambiamenti improvvisi di personalità), emerso negli anni '70 negli Stati Uniti, ma che ben presto si è esteso in ogni parte del mondo. Per lo più giovani che lasciano famiglia, scuola, lavoro, tutto ciò che a un certo punto della loro vita rappresenta il vecchio, per iniziare una fase nuova di identificazione, alla quale segue una diversa riprogrammazione, per concludere il processo con quella che viene definita una "nuova nascita".

Gli omicidi e i suicidi di gruppo degli anni scorsi sono figli di questo fenomeno, che può essere definito come una forma di neo criminalità, perché persone che hanno il solo interesse a far soldi attraverso il potere coercitivo su altri, mettono in atto uno specifico disegno atto a raggiungere il loro scopo.

Il Friuli Venezia Giulia, dai dati presentati, non è esente da ciò e sono stati portati esempi concreti di situazioni dalle quali è stato difficile far uscire i malcapitati. Anche perché chi riesce a venirne fuori non ha più nulla, è stato vittima di un disegno criminale da parte di ciarlatani professionisti, ha bisogno di intraprendere un percorso lungo ed estremamente delicato per ritornare alla vita normale.

E non si pensi che queste cose accadono solo agli altri - hanno ammonito - perché può succedere a chiunque. Basta trovarsi in un momento particolare, magari non essere capiti da chi ci circonda, ed ecco che è più facile per un manipolatore insinuarsi in questo spiraglio che si è aperto. I giovani sono i soggetti più a rischio, quindi è necessaria una cultura attenta e vigile soprattutto nelle scuole.

Facendo tesoro di questi contributi, la Commissione prenderà in esame la proposta di legge nelle prossime settimane.

(immagini tv)