IV Comm: ddl portualità regionale, illustrazione e audizioni (1)
(ACON) Trieste, 29 mar - MPB - All'attenzione della IV
Commissione consiliare, presieduta in questa occasione dal
vicepresidente Maurizio Bucci (Pdl), il disegno di legge della
Giunta sulla disciplina della portualità di competenza regionale
(porti di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro), illustrato
dall'assessore Riccardo Riccardi prima di ascoltare in merito una
lunga serie di audizioni con rappresentanti di Enti locali,
compresa l'ANCI, Camere di commercio, Autorità di bacino e
marittime, Consorzi industriali, Organizzazioni imprenditoriali e
dei lavoratori, oltre che di imprese e Operatori portuali.
Una norma organica sulla materia, alla luce delle disposizioni
susseguitesi nel tempo, che punta a precisare in via definitiva
le attribuzioni della Regione e degli Enti locali, delineando di
conseguenza il sistema di governo complessivo, definendo le
procedure di formazione e approvazione degli atti di
pianificazione e programmazione, e stabilendo le procedure di
rilascio e i contenuti delle concessioni demaniali.
Il riordino normativo consente, inoltre, di sviluppare le
potenzialità dei porti aprendoli alle logiche del mercato e della
concorrenza nell'ambito d'un sistema unitario di riferimento
infrastrutturale, più di quanto la norma nazionale attualmente
permetta.
L'assessore Riccardi, sottolineando in particolare il rapporto
previsto con gli Enti locali e la previsione, innovativa, di
poter ricorrere a soluzioni di finanza di progetto per la
realizzazione di opere e infrastrutture, si è soffermato sulla
realtà portuale attuale: i nostri porti hanno finora funzionato
bene - ha detto - ma crediamo che ci possano essere forme di
ulteriore miglioramento, con il coinvolgimento di tutti i
soggetti che fan parte del sistema portuale e che sono chiamati a
comporre la Commissione consultiva (organismo che ha appunto
questa funzione in ordine alla formazione del piano regolatore
portuale e del piano operativo triennale, ai criteri per il
rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni,
all'organizzione del porto).
Riccardi ha quindi affermato di guardare favorevolmente a una
Autorità portuale unica, ma si è anche detto convinto che il
sistema dell'Alto Adriatico debba crescere senza fermarsi ai
confini regionali. Siamo di fronte a una sfida importante, di
federalismo portuale - ha aggiunto l'assessore. Una misura che
affronti il tema della competitività del sistema con un giusto
equilibrio sulla sicurezza del lavoro. Non deregolamentazione a
tutti i costi, ma spazi di flessibilità.
E, ancora da Riccardi, la sottolineatura che il provvedimento è
improcrastinabile, deve essere portato in Aula nel minor tempo
possibile, ma che questa materia non può essere utilizzata per
dividere la regione.
Parole con le quali l'assessore ha anche risposto alle
osservazioni e istanze emerse dalle audizioni; fra queste una,
segnalata da più parti con preoccupazione, riguarda a proposito
di Monfalcone l'escavo che, mancando, metterebbe a rischio
l'attività e la soppravivenza stessa del porto. Riccardi al
proposito ha annunciato che la Giunta sta per approvare il
relativo progetto preliminare.
E se con l'escavo e i dragaggi cresceranno i traffici, e questo
richiederà banchine e spazi ulteriori, da parte degli intervenuti
sono stati sottolineati in modo ricorrente anche i temi delle
concessioni, dello snellimento delle procedure burocratiche, del
piano regolatore e della grande infrastrutturazione. E quelli
della sicurezza sul lavoro e dell'occupazione, perchè la
flessibilità non vada a discapito della tutela dei lavoratori.
Unanime l'auspicio che i tempi siano brevi, come unanime è stato
il riconoscimento del percorso di confronto adottato sul
provvedimento. Comune, poi, la sottolineatura del valore della
logistica per rilanciare economia e competitività del Friuli
Venezia Giulia: porti, autoporti, interproti, connessioni
autostradali in una piattaforma intermodale e interconnessa
dove il ventre molle è rappresentato dalle ferrovie.
(immagini tv)
(segue)