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IV Comm: ddl portualità regionale, illustrazione e audizioni (1)

29.03.2012
18:27
(ACON) Trieste, 29 mar - MPB - All'attenzione della IV Commissione consiliare, presieduta in questa occasione dal vicepresidente Maurizio Bucci (Pdl), il disegno di legge della Giunta sulla disciplina della portualità di competenza regionale (porti di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro), illustrato dall'assessore Riccardo Riccardi prima di ascoltare in merito una lunga serie di audizioni con rappresentanti di Enti locali, compresa l'ANCI, Camere di commercio, Autorità di bacino e marittime, Consorzi industriali, Organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori, oltre che di imprese e Operatori portuali.

Una norma organica sulla materia, alla luce delle disposizioni susseguitesi nel tempo, che punta a precisare in via definitiva le attribuzioni della Regione e degli Enti locali, delineando di conseguenza il sistema di governo complessivo, definendo le procedure di formazione e approvazione degli atti di pianificazione e programmazione, e stabilendo le procedure di rilascio e i contenuti delle concessioni demaniali.

Il riordino normativo consente, inoltre, di sviluppare le potenzialità dei porti aprendoli alle logiche del mercato e della concorrenza nell'ambito d'un sistema unitario di riferimento infrastrutturale, più di quanto la norma nazionale attualmente permetta.

L'assessore Riccardi, sottolineando in particolare il rapporto previsto con gli Enti locali e la previsione, innovativa, di poter ricorrere a soluzioni di finanza di progetto per la realizzazione di opere e infrastrutture, si è soffermato sulla realtà portuale attuale: i nostri porti hanno finora funzionato bene - ha detto - ma crediamo che ci possano essere forme di ulteriore miglioramento, con il coinvolgimento di tutti i soggetti che fan parte del sistema portuale e che sono chiamati a comporre la Commissione consultiva (organismo che ha appunto questa funzione in ordine alla formazione del piano regolatore portuale e del piano operativo triennale, ai criteri per il rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni, all'organizzione del porto).

Riccardi ha quindi affermato di guardare favorevolmente a una Autorità portuale unica, ma si è anche detto convinto che il sistema dell'Alto Adriatico debba crescere senza fermarsi ai confini regionali. Siamo di fronte a una sfida importante, di federalismo portuale - ha aggiunto l'assessore. Una misura che affronti il tema della competitività del sistema con un giusto equilibrio sulla sicurezza del lavoro. Non deregolamentazione a tutti i costi, ma spazi di flessibilità.

E, ancora da Riccardi, la sottolineatura che il provvedimento è improcrastinabile, deve essere portato in Aula nel minor tempo possibile, ma che questa materia non può essere utilizzata per dividere la regione.

Parole con le quali l'assessore ha anche risposto alle osservazioni e istanze emerse dalle audizioni; fra queste una, segnalata da più parti con preoccupazione, riguarda a proposito di Monfalcone l'escavo che, mancando, metterebbe a rischio l'attività e la soppravivenza stessa del porto. Riccardi al proposito ha annunciato che la Giunta sta per approvare il relativo progetto preliminare.

E se con l'escavo e i dragaggi cresceranno i traffici, e questo richiederà banchine e spazi ulteriori, da parte degli intervenuti sono stati sottolineati in modo ricorrente anche i temi delle concessioni, dello snellimento delle procedure burocratiche, del piano regolatore e della grande infrastrutturazione. E quelli della sicurezza sul lavoro e dell'occupazione, perchè la flessibilità non vada a discapito della tutela dei lavoratori.

Unanime l'auspicio che i tempi siano brevi, come unanime è stato il riconoscimento del percorso di confronto adottato sul provvedimento. Comune, poi, la sottolineatura del valore della logistica per rilanciare economia e competitività del Friuli Venezia Giulia: porti, autoporti, interproti, connessioni autostradali in una piattaforma intermodale e interconnessa dove il ventre molle è rappresentato dalle ferrovie.

(immagini tv)

(segue)