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PD: Brussa, stato di calamità naturale per i pescatori causa gelo

30.03.2012
12:28
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RC - Le eccezionali condizioni di freddo registrate tra fine gennaio e metà febbraio scorsi, che specialmente lungo la costa della laguna di Grado e Marano hanno causato ghiacciate, hanno comportato, tra l'altro, la moria di migliaia di specie ittiche di ogni taglia.

Lo ricorda il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, che evidenzia come la Regione abbia opportunamente inviato, ai primi di marzo, al ministero delle Politiche agricole la richiesta di dichiarazione di calamità naturale per l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Nel fare ciò, però - segnala oggi Brussa - si è incorsi nell'errore di ricomprendere esclusivamente le aziende esercitanti l'attività di vallicoltura e non della pesca. Ecco perché è urgente un ampliamento di quella richiesta per attivare il Fondo di solidarietà. Ed è in tal senso che il consigliere è intervenuto presso l'assessore regionale Claudio Violino sottolineando come tale azione sia tanto più necessaria in considerazione del fatto che le conseguenze di quegli eventi continuano a pesare sulle attività dei pescatori, in particolare su quella a strascico effettuata a Grado e Marano, che rischia davvero il collasso.

Brussa ha anche sollecitato Violino a predisporre un Piano di gestione della pesca, in analogia a quanto già fatto dalle Regioni Toscana e Liguria, per limitare i vincoli previsti dalle normative europee.

Infine, l'esponente del PD ha rappresentato all'assessore l'opportunità di una conferenza regionale sulle prospettive della pesca in Friuli Venezia Giulia, in considerazione del ripetersi di situazioni che ne mettono a repentaglio l'attività e tenendo conto della limitata area di mare in cui i nostri pescatori sono costretti a operare.