PD: Brussa, stato di calamità naturale per i pescatori causa gelo
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RC - Le eccezionali condizioni di
freddo registrate tra fine gennaio e metà febbraio scorsi, che
specialmente lungo la costa della laguna di Grado e Marano hanno
causato ghiacciate, hanno comportato, tra l'altro, la moria di
migliaia di specie ittiche di ogni taglia.
Lo ricorda il consigliere regionale del Partito Democratico
Franco Brussa, che evidenzia come la Regione abbia opportunamente
inviato, ai primi di marzo, al ministero delle Politiche agricole
la richiesta di dichiarazione di calamità naturale per
l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e
dell'acquacoltura.
Nel fare ciò, però - segnala oggi Brussa - si è incorsi
nell'errore di ricomprendere esclusivamente le aziende
esercitanti l'attività di vallicoltura e non della pesca. Ecco
perché è urgente un ampliamento di quella richiesta per attivare
il Fondo di solidarietà. Ed è in tal senso che il consigliere è
intervenuto presso l'assessore regionale Claudio Violino
sottolineando come tale azione sia tanto più necessaria in
considerazione del fatto che le conseguenze di quegli eventi
continuano a pesare sulle attività dei pescatori, in particolare
su quella a strascico effettuata a Grado e Marano, che rischia
davvero il collasso.
Brussa ha anche sollecitato Violino a predisporre un Piano di
gestione della pesca, in analogia a quanto già fatto dalle
Regioni Toscana e Liguria, per limitare i vincoli previsti dalle
normative europee.
Infine, l'esponente del PD ha rappresentato all'assessore
l'opportunità di una conferenza regionale sulle prospettive della
pesca in Friuli Venezia Giulia, in considerazione del ripetersi
di situazioni che ne mettono a repentaglio l'attività e tenendo
conto della limitata area di mare in cui i nostri pescatori sono
costretti a operare.