PD: Pupulin, sbagliato chiudere l'Agenzia del lavoro
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RC - Invece che impegnarsi ad
affrontare un mercato del lavoro che manifesta nuove sofferenze,
vedi anche il balzo straordinario del ricorso alla cassa
integrazione nel mese di febbraio, l'unica scelta che il
presidente Tondo sembra capace di fare è chiudere l'Agenzia del
lavoro, che in questa ormai lunga fase di crisi ha spesso
surrogato la mancanza di idee della direzione referente. Lo
afferma Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD.
L'attività dell'Agenzia sarà svolta da una specie di "sezione
speciale" della direzione regionale, la stessa - prosegue la sua
denuncia Pupulin - che da 12 mesi è senza direttore responsabile.
Da due anni la Giunta continua ad annunciare la presentazione di
nuove norme sul mercato del lavoro idonee ad affrontare una
situazione diversa da quella del 2005, quando si approvò la legge
di riforma. Invece il disegno di legge è lontano dall'essere
pronto.
In sostanza, per il consigliere si vive alla giornata, senza
risorse adeguate, visto che nei primi due mesi di quest'anno le
domande di sostegno all'occupazione da parte delle imprese hanno
superato abbondantemente le disponibilità previste dalla
Finanziaria per l'intero anno. La stessa assessore al Lavoro ha
avanzato al resto della Giunta regionale la richiesta impellente
di nuovi fondi, pena dover cancellare una parte consistente di
richieste di incentivi all'occupazione, in particolare quella più
stabile, oppure essere costretta a dimezzare l'importo degli
incentivi.
Tutta questa confusione avviene mentre la situazione si è di
nuovo aggravata: non si intravedono risposte alla domanda di
lavoro dei giovani; la cassa integrazione, tornata a livelli
elevati, comporta il rischio di tramutarsi in mobilità e
disoccupazione. Nulla trapela da parte dell'Amministrazione Tondo
su cosa si intende fare per contrastare questa emergenza. Le
ultime iniziative si sono ridotte a piccole modifiche
regolamentari, pure attività assistenziali. Si sono impegnate
risorse straordinarie in programmi di lavori di pubblica utilità,
o socialmente utili, che non lasceranno nessun stabile
inserimento lavorativo. Si è sprecato qualche milione di euro in
un improbabile programma di reinserimento lavorativo, rivelatosi
del tutto fallimentare. Si è arrivati alla provocazione
dell'approvazione di una delibera di generalità che ipotizza
persino l'utilizzo dei programmi di pubblica utilità per coprire
i deficit di organico dell'Amministrazione regionale.
Nessuna politica con un respiro di prospettiva. Nessun risparmio
effettivo di spesa. L'unica conseguenza certa, per Pupulin, è la
riduzione degli organici di quelli stessi operatori che, in
questi anni, hanno dato tanto per rispondere all'emergenza lavoro
al livello più alto possibile. Operatori che hanno lavorato
spesso con contratti di consulenza, pronti quindi per essere
"gentilmente" scaricati. Veda, il presidente Tondo, di impegnarsi
di più per trovare soluzioni reali a problemi così gravi, che non
si risolvono con semplici tagli e chiusure di attività utili come
l'Agenzia del lavoro. Venga piuttosto in Consiglio regionale con
una seria proposta su come affrontare una fase di recessione che
riguarda anche la nostra economia. Avanzi una seria manovra bis
anti-crisi, non mini trasferimenti finanziari assolutamente al di
sotto delle esigenze di un sistema imprenditoriale in forte
recessione e di un mercato del lavoro che ha bisogno di misure
efficaci.