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PD: Pupulin, sbagliato chiudere l'Agenzia del lavoro

30.03.2012
14:49
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RC - Invece che impegnarsi ad affrontare un mercato del lavoro che manifesta nuove sofferenze, vedi anche il balzo straordinario del ricorso alla cassa integrazione nel mese di febbraio, l'unica scelta che il presidente Tondo sembra capace di fare è chiudere l'Agenzia del lavoro, che in questa ormai lunga fase di crisi ha spesso surrogato la mancanza di idee della direzione referente. Lo afferma Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD.

L'attività dell'Agenzia sarà svolta da una specie di "sezione speciale" della direzione regionale, la stessa - prosegue la sua denuncia Pupulin - che da 12 mesi è senza direttore responsabile. Da due anni la Giunta continua ad annunciare la presentazione di nuove norme sul mercato del lavoro idonee ad affrontare una situazione diversa da quella del 2005, quando si approvò la legge di riforma. Invece il disegno di legge è lontano dall'essere pronto.

In sostanza, per il consigliere si vive alla giornata, senza risorse adeguate, visto che nei primi due mesi di quest'anno le domande di sostegno all'occupazione da parte delle imprese hanno superato abbondantemente le disponibilità previste dalla Finanziaria per l'intero anno. La stessa assessore al Lavoro ha avanzato al resto della Giunta regionale la richiesta impellente di nuovi fondi, pena dover cancellare una parte consistente di richieste di incentivi all'occupazione, in particolare quella più stabile, oppure essere costretta a dimezzare l'importo degli incentivi.

Tutta questa confusione avviene mentre la situazione si è di nuovo aggravata: non si intravedono risposte alla domanda di lavoro dei giovani; la cassa integrazione, tornata a livelli elevati, comporta il rischio di tramutarsi in mobilità e disoccupazione. Nulla trapela da parte dell'Amministrazione Tondo su cosa si intende fare per contrastare questa emergenza. Le ultime iniziative si sono ridotte a piccole modifiche regolamentari, pure attività assistenziali. Si sono impegnate risorse straordinarie in programmi di lavori di pubblica utilità, o socialmente utili, che non lasceranno nessun stabile inserimento lavorativo. Si è sprecato qualche milione di euro in un improbabile programma di reinserimento lavorativo, rivelatosi del tutto fallimentare. Si è arrivati alla provocazione dell'approvazione di una delibera di generalità che ipotizza persino l'utilizzo dei programmi di pubblica utilità per coprire i deficit di organico dell'Amministrazione regionale.

Nessuna politica con un respiro di prospettiva. Nessun risparmio effettivo di spesa. L'unica conseguenza certa, per Pupulin, è la riduzione degli organici di quelli stessi operatori che, in questi anni, hanno dato tanto per rispondere all'emergenza lavoro al livello più alto possibile. Operatori che hanno lavorato spesso con contratti di consulenza, pronti quindi per essere "gentilmente" scaricati. Veda, il presidente Tondo, di impegnarsi di più per trovare soluzioni reali a problemi così gravi, che non si risolvono con semplici tagli e chiusure di attività utili come l'Agenzia del lavoro. Venga piuttosto in Consiglio regionale con una seria proposta su come affrontare una fase di recessione che riguarda anche la nostra economia. Avanzi una seria manovra bis anti-crisi, non mini trasferimenti finanziari assolutamente al di sotto delle esigenze di un sistema imprenditoriale in forte recessione e di un mercato del lavoro che ha bisogno di misure efficaci.