IdV: Corazza, campagna alvei puliti 2012, strage di alberi
(ACON) Trieste, 1 apr - COM/MPB - Co una interrogazione alla
Giunta il capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio
regionale Alessandro Corazza vuole chiarimenti sulla vicenda
riguardante l'iniziativa 'Alvei Puliti' promossa dalla Regione
Friuli Venezia Giulia, "che - precisa il consigliere - ha però
fatto 'strage di alberi' specie in Val Rosandra".
"Nel weekend del 24 e 25 marzo 2012 ha avuto luogo la prima fase
dell'intervento regionale di prevenzione "Alvei puliti 2012"
organizzato dalla Protezione civile regionale e che ha riguardato
diversi fiumi, tra cui tratti del Torrente Rosandra. E' proprio
in questa zona - spiega Corazza - che si sarebbero verificati,
secondo alcuni cittadini nonché esperti ambientali, veri e propri
scempi ambientali quali abbattimenti di alberi vecchi almeno
quarant'anni e con modalità di taglio non del tutto ortodosse,
con la conseguenza di ridurre la foresta a galleria ripariale che
garantiva ombreggiamento e ossigenazione alla fauna che vi
viveva. Risulterebbe inoltre compromessa la nidificazione di
diverse specie di uccelli come il picchio rosso maggiore, il
picchio verde, la ballerina gialla e bianche, il merlo acquaiolo,
nonché sarebbero stati anche danneggiati i siti riproduttivi
degli anfibi, in primis la Rana ridibunta, il cui spazio sarebbe
stato danneggiato dai camion incaricati di asportare ramaglie e
tronchi.
"Vogliamo sapere dall'assessore all'ambiente - afferma Corazza -
se, alla luce delle numerose proteste susseguite all'iniziativa,
intenda far avviare un'ispezione per verificare i danneggiamenti
che avrebbero compromesso l'habitat naturale e la fauna e, in
caso affermativo, come giustifica l'accaduto e come intende
eventualmente porvi rimedio, laddove possibile".
Corazza aggiunge però anche un altro quesito alla Giunta: "Prima
di partire con un'operazione così impattante in termini di
dispiego di mezzi e forze (si parla di più di 200 volontari
soltanto in Val Rosandra, a cui va peraltro fatto un encomio per
la disponibilità e la buona fede con la quale questi volontari si
sono resi disponibili e che non hanno responsabilità), è stato
fatto uno studio circa i siti coinvolti nell'operazione così da
conoscere gli eventuali rischi per l'ambiente e la fauna del
luogo e per comportarsi di conseguenza, oppure ci si è
concentrati sull'operazione di facciata senza calcolare le
possibili conseguenze negative?".