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PD: Moretton, riforme Tondo monche, disorganiche e condizionate

05.04.2012
14:46
(ACON) Trieste, 5 apr - COM/AB - Le riforme del presidente Tondo non sono solo disorganiche, perché senza un disegno complessivo di riordino che tenga conto di un nuovo sistema per le Autonomie locali, ma evidenziano anche un suo atteggiamento di privilegio nei confronti della Lega Nord.

Un presidente di Regione - così il capogruppo PD in Consiglio Gianfranco Moretton - che vuole passare da autentico riformista, non può escludere dal processo di innovazione, assolutamente necessario, alcune parti del Sistema-Regione. Tondo, invece, mette in mostra la figura di un presidente che parla di riforme proprio perché o si fa condizionare della Lega Nord, che vuole conservare a tutti i costi i suoi privilegi, oppure mette in luce tutti i suoi limiti di una visione organica e complessiva per le riforme.

A settembre del 2011 Tondo dichiarava in Consiglio regionale di voler attuare iniziative eclatanti, rivelatesi poi in buona parte non realizzabili (la riduzione delle Camere di commercio, la soppressione degli ERDISU, il commissariamento delle ATER), senza fare alcun cenno all'ERSA (Ente regionale per lo sviluppo agricolo). La non utilità dell'ERSA, nota ai più, è determinata dal fatto che rispetto ai suoi scopi originari, che prevedevano azioni di divulgazione agricola, di assistenza tecnica sul territorio e di ricerca, ora si limita alla sola distribuzione dei fondi dell'agroalimentare, ivi compresi quelli del Friulano o del Tipicamente Friulano.

Su quest'ultima questione ci sarebbe molto da dire sulla discrezionalità con cui vengono distribuiti i fondi, atteso che la pseudo-programmazione, fatta dall'assessorato, non sia stata volutamente concertata con i rappresentanti delle organizzazioni del comparto agricolo. Per svolgere solo quest'ultima funzione, c'è un direttore ottimamente retribuito e un'ottantina di dipendenti con ben tre sedi periferiche.

Detto ciò, sorge spontanea la domanda sul perché Tondo non annoveri anche L'ERSA fra gli enti da cancellare, tenuto conto che per distribuire qualche milione di euro rimasto per il Tipicamente Friulano e promuovere l'agroalimentare basterebbe demandare tali competenze a un servizio già esistente presso la direzione centrale dell'agricoltura. Evidentemente Tondo, impaurito dai condizionamenti politici della Lega Nord, anche in questo caso preferisce fare orecchie da mercante.