PD: Moretton, riforme Tondo monche, disorganiche e condizionate
(ACON) Trieste, 5 apr - COM/AB - Le riforme del presidente
Tondo non sono solo disorganiche, perché senza un disegno
complessivo di riordino che tenga conto di un nuovo sistema per
le Autonomie locali, ma evidenziano anche un suo atteggiamento di
privilegio nei confronti della Lega Nord.
Un presidente di Regione - così il capogruppo PD in Consiglio
Gianfranco Moretton - che vuole passare da autentico riformista,
non può escludere dal processo di innovazione, assolutamente
necessario, alcune parti del Sistema-Regione. Tondo, invece,
mette in mostra la figura di un presidente che parla di riforme
proprio perché o si fa condizionare della Lega Nord, che vuole
conservare a tutti i costi i suoi privilegi, oppure mette in luce
tutti i suoi limiti di una visione organica e complessiva per le
riforme.
A settembre del 2011 Tondo dichiarava in Consiglio regionale di
voler attuare iniziative eclatanti, rivelatesi poi in buona parte
non realizzabili (la riduzione delle Camere di commercio, la
soppressione degli ERDISU, il commissariamento delle ATER),
senza fare alcun cenno all'ERSA (Ente regionale per lo sviluppo
agricolo). La non utilità dell'ERSA, nota ai più, è determinata
dal fatto che rispetto ai suoi scopi originari, che prevedevano
azioni di divulgazione agricola, di assistenza tecnica sul
territorio e di ricerca, ora si limita alla sola distribuzione
dei fondi dell'agroalimentare, ivi compresi quelli del Friulano o
del Tipicamente Friulano.
Su quest'ultima questione ci sarebbe molto da dire sulla
discrezionalità con cui vengono distribuiti i fondi, atteso che
la pseudo-programmazione, fatta dall'assessorato, non sia stata
volutamente concertata con i rappresentanti delle organizzazioni
del comparto agricolo. Per svolgere solo quest'ultima funzione,
c'è un direttore ottimamente retribuito e un'ottantina di
dipendenti con ben tre sedi periferiche.
Detto ciò, sorge spontanea la domanda sul perché Tondo non
annoveri anche L'ERSA fra gli enti da cancellare, tenuto conto
che per distribuire qualche milione di euro rimasto per il
Tipicamente Friulano e promuovere l'agroalimentare basterebbe
demandare tali competenze a un servizio già esistente presso la
direzione centrale dell'agricoltura. Evidentemente Tondo,
impaurito dai condizionamenti politici della Lega Nord, anche in
questo caso preferisce fare orecchie da mercante.