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UAR: Rosolen, sulle Ater solo proclami e disparità

05.04.2012
15:20
(ACON) Trieste, 5 apr - COM/RC - "Non basta tagliare i nastri alle inaugurazioni, distribuire promesse e cavarsela con qualche dose di retorica a buon mercato. Serve una linea politica per tutelare e valorizzare le Ater. Dov'è la Regione? Cosa fa l'assessore Riccardi, professionista degli annunci, oltre a mettersi in vetrina? Come verrà tutelata Trieste, dove si concentra quasi il 50% del patrimonio Ater?".

Alessia Rosolen, consigliera regionale di Un'Altra Regione, rileva che "Trieste vanta un patrimonio da 13.000 alloggi sui 30.000 in Friuli Venezia Giulia e ha 110 anni di storia di edilizia sociale. Il progetto della Giunta, con il commissario unico, consiste nel cedere gli appartamenti vecchi per costruirne di nuovi, senza alcun vincolo territoriale. Il rischio è che si proceda a svendere le case di Trieste per costruirne di nuove a Tolmezzo o Udine".

L'incognita Imu è dietro l'angolo, c'è il rischio concreto che i costi e gli affitti lievitino - scrive la Rosolen - eppure la Regione è del tutto assente. Non ha coinvolto i parlamentari per panificare una strategia che contenesse l'impatto dell'Imu, non ha convocato un tavolo di confronto con i Comuni per stabilire quale tariffa applicare, non ha pensato ad alcun accorgimento o correttivo per proteggere i cittadini e risolvere disparità territoriali che penalizzano sempre e solo i cittadini.

Ricordo che, grazie al governo Monti, gli alloggi Ater pagano l'Imu, le fondazioni bancarie no - prosegue la consigliera. In compenso, il presidente Tondo ha deciso di fare dell'Azienda territoriale un capro espiatorio, da ghigliottinare in pubblica piazza per poter poi rivendicare il merito di aver abbattuto i costi della politica. Riccardi gestisce le Ater da quasi due anni. In questo periodo, abbiamo assistito a un diluvio di dichiarazioni di intenti e proclami. Ma i fatti? Alla fine, per coprire il vuoto, si pensa di procedere con il commissario unico perché in quattro anni non si è stati capaci di adeguare la visione politica del "sistema casa" in regione a fronte di una crisi che ha colpito soprattutto le fasce più esposte.

Infine, la Rosolen punta l'indice contro una Giunta che "ha aperto il manuale Cencelli per spartire tra Udine e Trieste le future sedi di Ater ed enti per lo studio universitario Erdisu. Peccato che, comunque vada, Trieste ci perderà visto che porta in dote più servizi e un più consistente patrimonio immobiliare. Ma, si sa, il presidente bada bene a innaffiare l'orticello di casa".