UAR: Rosolen, sulle Ater solo proclami e disparità
(ACON) Trieste, 5 apr - COM/RC - "Non basta tagliare i nastri
alle inaugurazioni, distribuire promesse e cavarsela con qualche
dose di retorica a buon mercato. Serve una linea politica per
tutelare e valorizzare le Ater. Dov'è la Regione? Cosa fa
l'assessore Riccardi, professionista degli annunci, oltre a
mettersi in vetrina? Come verrà tutelata Trieste, dove si
concentra quasi il 50% del patrimonio Ater?".
Alessia Rosolen, consigliera regionale di Un'Altra Regione,
rileva che "Trieste vanta un patrimonio da 13.000 alloggi sui
30.000 in Friuli Venezia Giulia e ha 110 anni di storia di
edilizia sociale. Il progetto della Giunta, con il commissario
unico, consiste nel cedere gli appartamenti vecchi per costruirne
di nuovi, senza alcun vincolo territoriale. Il rischio è che si
proceda a svendere le case di Trieste per costruirne di nuove a
Tolmezzo o Udine".
L'incognita Imu è dietro l'angolo, c'è il rischio concreto che i
costi e gli affitti lievitino - scrive la Rosolen - eppure la
Regione è del tutto assente. Non ha coinvolto i parlamentari per
panificare una strategia che contenesse l'impatto dell'Imu, non
ha convocato un tavolo di confronto con i Comuni per stabilire
quale tariffa applicare, non ha pensato ad alcun accorgimento o
correttivo per proteggere i cittadini e risolvere disparità
territoriali che penalizzano sempre e solo i cittadini.
Ricordo che, grazie al governo Monti, gli alloggi Ater pagano
l'Imu, le fondazioni bancarie no - prosegue la consigliera. In
compenso, il presidente Tondo ha deciso di fare dell'Azienda
territoriale un capro espiatorio, da ghigliottinare in pubblica
piazza per poter poi rivendicare il merito di aver abbattuto i
costi della politica. Riccardi gestisce le Ater da quasi due
anni. In questo periodo, abbiamo assistito a un diluvio di
dichiarazioni di intenti e proclami. Ma i fatti? Alla fine, per
coprire il vuoto, si pensa di procedere con il commissario unico
perché in quattro anni non si è stati capaci di adeguare la
visione politica del "sistema casa" in regione a fronte di una
crisi che ha colpito soprattutto le fasce più esposte.
Infine, la Rosolen punta l'indice contro una Giunta che "ha
aperto il manuale Cencelli per spartire tra Udine e Trieste le
future sedi di Ater ed enti per lo studio universitario Erdisu.
Peccato che, comunque vada, Trieste ci perderà visto che porta in
dote più servizi e un più consistente patrimonio immobiliare. Ma,
si sa, il presidente bada bene a innaffiare l'orticello di casa".