PD: Codega, per la cultura riordino atteso da quattro anni
(ACON) Trieste, 9 apr - COM/AB - Sono passati ormai quattro
anni di legislatura e del testo unico sulla cultura non si è
vista nemmeno l'ombra. Tutti gli assessori competenti di questa
Giunta, appena insediatisi, hanno promesso la nuova legislazione
di riordino del settore, senza che poi accadesse alcunché.
La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Franco Codega,
che aggiunge.
Sembra soffrire del destino generale di questo Esecutivo,
quello dei grandi annunci cui non segue nulla. Una riforma in
questo settore sarebbe veramente utile. Le iniziative culturali
fanno riferimento, al momento, a troppe leggi regionali che si
sovrappongono, creando confusione di compiti e di ruoli: 8/1981,
3/1998, 4/1999.
Alcuni interventi sono in capo alla Regione, altri alle Province
- aggiunge Codega. Le Tabelle, poi, sono da tutti esecrate per la
rigidità dei finanziamenti di cui godono. Sta meglio lo
spettacolo dal vivo, per il quale è in vigore una buona legge
regionale, la 5 del 2008. Ma degli organismi previsti per il suo
funzionamento solo l'Osservatorio regionale è operativo, mentre
la Conferenza regionale della cultura e dello spettacolo e il
Comitato scientifico si sono persi per strada.
Il primo tentativo di riordino generale - conclude Codega - è
stato proposto con il disegno di legge 98 nel 2009
dell'assessore Molinaro. Era una buona proposta. E' rimasta a
galla per oltre un anno e mezzo e poi è svanita nel nulla.
L'assessore Deanna ha voluto ricominciare da capo. Grandi Stati
Generali l'estate scorsa, tante promesse, ma ancora non si è
visto nulla. L'unica cosa certa è che sono calati i fondi.